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A quanto sembra è basta una riunione fra il governatore Alberto Cirio e i ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e trasporti), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), Raffaele Fitto (PNRR) per sedare gli animi e tornare su posizioni più ragionevoli rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi, ovvero un blocco totale degli Euro 5 diesel in quasi tutto il Piemonte a partire dal 15 settembre. Ci saranno altri due anni di tempo per introdurre nuove regole per la circolazione di questi tipo di motori.
Il provvedimento, che traeva origine da una procedura di infrazione europea sul livello degli inquinanti (Torino è considerata la città con il più alto trasso di "sforamenti" dei limiti) che avrebbe portato ad una multa milionaria. Com'era facile immaginare, il divieto avrebbe causato disagi insopportabili a centinaia di migliaia di cittadini e le associazioni dei consumatori, del commercio, dei professionisti erano insorte: si calcola per difetto che siano oltre 140.000 i mezzi interessati dal blocco.