Piani futuri Audi, 100% elettrici e sostenibili ma le termiche restano: fino al 2033

Piani futuri Audi, 100% elettrici e sostenibili ma le termiche restano: fino al 2033
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La Casa tedesca traccia il proprio futuro motoristico confermando le novità unicamente elettriche nel giro di 5 anni, ma i termici saranno prodotti ancora, in vario modo, almeno fino al 2033. Design ed esclusività punti cardine delle future Audi. Rivoluzione graduale anche per guida autonoma e post-vendita
26 agosto 2021

Lo avevano anticipato ma ora lo hanno spiegato in dettaglio il loro piano strategico Vorsprung (ovvero Avanguardia) i tedeschi di Audi. Entro il 2030 le auto elettriche del marchio avranno un proprio ecosistema. Il CEO Duesmann ricorda che dal 2026, Audi lancerà esclusivamente nuovi modelli full electric. Salvo alcuni mercati locali che richiedano il termico, prevediamo noi leggendo tra le righe. In ogni caso la produzione di motori a combustione interna sarà gradualmente interrotta entro il 2033.

La dirigenza Audi ricorda che in questo piano ci sono sia riduzione CO2 e riscaldamento, sia libertà per i clienti. Tra i clienti ci sono anche i dipendenti ed è a loro che Audi ha fatto un sondaggio, su un campione di 500 persone. Bene, tutti in Audi sono certi che le loro vendite e quindi i profitti, sono destinati gradualmente a dipendere dalle auto elettriche, poi con la guida autonoma anche da software e servizi.

Sembrano concetti diffusi in molte aziende, ma Audi mostra di metterli in pratica non senza una rivoluzione di attitudine nelle persone, verso la sostenibilità, all’interno delle coscienze. Se non si è, o sarà, più solo dei forti costruttori di belle auto, devono intervenire anche formazione del personale, cultura e persino un inedito sistema di governance. Queste le evidenze dei dirigenti Audi da noi ascoltati direttamente da Ingolstadt.

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Per differenziare le proprie auto dalla concorrenza, Audi punterà al design e a quel nuovo “ecosistema” che integra mobilità elettrica e guida autonoma, un insieme di attività e servizi che renderanno il vecchio cliente guidatore un utilizzatore di molto altro, che un volante e un pedale del gas. Il tutto in continua evoluzione, per conciliare mobilità individuale e sostenibilità. Parlando di questo futuro molto diverso dal passato, in Audi rimarcano il fatto che coinvolgerà anche le partecipate Bentley, Lamborghini, Ducati e Italdesign. Per tutti non si parlerà più solo di eccellenza ingegneristica, design e digitalizzazione, nei prodotti, ma anche di vere soluzioni globali. Sono quelle che dobbiamo ancora conoscere in dettaglio, una volta sdoganata la nuove generazione di veicoli nella seconda metà di decennio.

Intanto con il progetto DNA, si toccano innovazioni delle vetture come il contenimento dell’angolo di sterzata, la riduzione dello sforzo al volante e il miglioramento dell’acustica. Queste sensazioni ci saranno su tutte le Audi indipendentemente dal tipo di motore. Oltre alla mobilità elettrica, la strategia punta ai servizi digitali, l’espansione della connettività e il ricorso ai sistemi operativi progettati internamente. Chi possiede un’Audi potrà procedere autonomamente all’upgrade dei propri veicoli, via software.

La società del gruppo CARIAD entro il 2025 presenterà un’architettura elettronica uniforme, un sistema operativo e una connessione cloud destinati a tutti i Marchi, poi l’integrazione a bordo sarà affidata ai singoli Brand.

In ultimo la Cina. A oggi, Audi ha consegnato oltre 7 milioni di veicoli sul mercato cinese e continuerà a espandere le attività in loco, dove è attiva la joint venture tra FAW e il gruppo Volkswagen. Ben dodici i modelli cinesi dei quattro anelli entro fine anno. Poi arriveranno nel 2022 anche vetture nate dalla collaborazione con il secondo partner cinese, SAIC.

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