Peugeot RCZ Cup, Misano. Gara 1: «Le Super 2000 sono a portata di tiro»

Peugeot RCZ Cup, Misano. Gara 1: «Le Super 2000 sono a portata di tiro»
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Gara 1 è andata. Che emozione correre in una gara vera. tante le cose da capire e altrettanta l'esperienza cumulata per Gara 2
11 maggio 2014

La prima corsa è andata. Ed è andata parecchio bene. Mi sono piaciuto, sono andato forte ed ho tenuto come da obiettivo quasi per tutta la corsa il passo della più potente RCZ R guidata da Arduini e dal collega giornalista Pirovano. Ma allora perché non gli sono arrivato non dico davanti ma quanto meno in scia ma ad una ventina di secondi di distacco? Perché mi sono girato, stupidamente, proprio quando stavo andando ad agganciare il trenino delle Super 2000 dopo essermi liberato della Clio di Minac.

Partiamo da prima del semaforo verde

Ma andiamo con ordine e partiamo dai minuti che precedono il via. Sveglia alle sette dopo altrettante di dormita: considerando che venerdì notte non ho dormito come di solito fanno i bambini nella notte di Natale è andata di lusso. Fortuna che l'albergo, tutt'altro che un cinque stelle... è esattamente a fianco della pista e quindi ci siamo evitati inutili trasferimenti in auto.

peugeot rcz cup misano 2014 (5)
Ripasso il tracciato prima di partire e mi consulto con i tecnici. Tutto viene calibrato per ottenere il miglior risultato possibile

Ripassando il circuito

Pronti via appena arrivato in autodromo mi infilo sotto la tenda ed entro nel mood racing scambiando qualche battuta con Mattia, il mio meccanico, e Carlo l'ingegnere di pista. Ripartiamo da ieri, da quel tredicesimo in qualifica che ci ha regalato soddisfazione dopo una sessione di libere incerta, e ripassiamo i punti chiave del tracciato pensando ad alcune regolazioni sulla vettura in funzione della corsa.

Nulla di stravolgente, sia chiaro: l'assetto rimane lo stesso mentre per quanto concerne l'aerodinamica abbiamo scelto di togliere quel provvidenziale plus di inclinazione dell'ala che avevamo dato ieri per darmi stabilità sul veloce. Alla resa dei conti la RCZ Cup è talmente stabile sul veloce che si potrebbe girare quasi anche senza ala.

Prendiamo posto in auto

Sono le 8.40 è ora di infilarsi in abitacolo. Sono permessi due passaggi ai box prima dello schieramento e, visto e considerato che con la benzina che abbiamo nel serbatoio ne abbiamo in abbondanza per finire la corsa, scegliamo di utilizzarla per fare un check della situazione in pista e scaldare un po' le gomme posteriori, punto debole della RCZ Cup come del resto per tutte le vetture da corsa a trazione anteriore: talmente critico che in uno zig-zag in una conversazione radio perdo il controllo della vettura e finisco miseramente nell'erba. Penso che anche Prost nel 1991 con la Ferrari F1 uscì rovinosamente alla Rivazza nel giro di formazione, ovviamente il paragone è improponibile, ma cerco di forza.

In griglia questa volta #Masterchampion non c'è ma ricevo un'altra graditissima visita, quella del collega di Repubblica Alessandro Baccani anche lui grande pilota ed istruttore di guida sicura per Porsche e Ferrari: lui è qui con la sua Porsche nell'italiano GT ma ha corso diverse volte con la RCZ Cup ed oltre al fattore amicizia ha voluto darmi qualche suggerimento "da pilota a pilota" per non fare danni ed ottenere il massimo dalla partenza. "Emi, stai attaccato agli altri, francobollato, stai in coppia con la marcia giusta e poi giù tutto. Evita casini, non infilarti in pertugi se non sei veramente sicuro."

L'assetto rimane lo stesso mentre per quanto concerne l'aerodinamica abbiamo scelto di togliere quel provvidenziale plus di inclinazione dell'ala che avevamo dato ieri per darmi stabilità sul veloce

Facile a dirsi...

Facile a dirsi, difficile a farsi penso tra me e me. Ma poi penso anche che sia il caso di pensare ad una cosa per volta. Ritorno in radio con Mattia, ripetiamo la procedura d'avviamento e finalmente viene il momento di chiudere la porta. Stretta di mano, un in bocca al lupo via radio, dentro la prima e via. Sono in una vera gara.

Partenza lanciata

Si parte lanciati, mica da fermi come in F1 e la cosa rende la cosa forse meno emozionante ma comunque complicata perché è maggiore la velocità di approccio alla curva. Incredibilmente noto che tutti i concorrenti sono civili, ricevo solo un bacio da Minach quando proviamo ad entrare in tre nella stessa curva, ma la cosa finisce lì visto che lo lascio passare tanto il mio passo è superiore a quello della sua Clio ed i 48 minuti + 1 giro di corsa sono veramente tanti.

Il primo giro si chiude quindi con un bilancio positivo e sono pronto per lanciarmi all'inseguimento delle Super 2000 (BMW) a cui Minach si incolla facendo numeri stupefacenti. E' incredibile vedere la sua Clio, con un camber esageratissimo, fare numeri per tenere il passo delle BMW. Purtroppo, però, con quella guida la prestazione cala velocemente in funzione della resistenza delle gomme e dopo qualche giro decido che è ora di passarlo. Lo faccio alla prima staccata dopo i box e mi metto all'inseguimento delle BMW.

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Ho il passo per fare bene, questo è importante. Bisogna solo affinarsi un po'

BMW a tiro, ma...

Ci sono, le ho a tiro, inizio a vederle molto vicine, ma stupidamente proprio mentre stavo ottenendo la mia migliore performance metto due ruote sull'erba e mi giro malamente. Non sbatto, questo è già un punto positivo, e riesco a tenere il motore acceso, altro punto positivo ma perdo 15 secondi ed il trenino dei migliori a cui mi sarei potuto agganciare per riuscire nella mitica impresa di battere la più performante RCZ-R Cup di Arduini e Pirovano.

Sarà per Gara 2

Peccato, sarà eventualmente per Gara 2. Ora cerco di fare del mio meglio e utilizzare la corsa come una sorta di test a bordo di una vettura che comunque conosco ancora poco. Le gomme Avon, giro dopo giro, iniziano a manifestare un calo di performance e questo richiede un cambio di stile di guida, decisamente meno aggressivo di inizio corsa: la cosa poco si adatta al mio stile di guida, devo essere più pulito, ma spesso mi trovo a correggere intraversate del posteriore alcune delle quali davvero scenografiche ma poco redditizie.

I tempi comunque non sono male e giro dopo giro inizio a puntare allo scarico della Honda Civic Super 2000 guidata da Dall'Antonia e Piccin: ad un certo punto, a tre giri dal termine, arrivo davvero sotto ma poi sono vittima di un'ennesimo traverso che mi fa perdere un paio di secondi. Impossibile recuperare, soprattutto in quella condizione tecnica. Meglio portare a casa la corsa e chiudo in tredicesima posizione a 22 secondi dall'altra RCZ chiudendo al secondo posto della categoria Sport Production 1.6 Turbo.

Potevo fare di più, sono un po' deluso ma allo stesso tempo felice: senza errori sarei potuto arrivare nei primi dieci. Ci riproviamo in Gara 2 alle 18 in diretta sul sito Internet dedicato.

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