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Skyspace. Hypersquare. i-Cockpit. Autodrive. STLA Brain. Le parole di un nuovo inizio (“Inceptio” nel latinorum di Don Abbondio), ma soprattutto, che cacciano via il Nero, lato oscuro degli abitacoli. E se non bastasse il Leone a darci coraggio nella fuga, ecco l’attrazione di una Peugeot che scappa, lei sì, da sotto la gabbia del design senza lasciare impronte anidrido-carboniche, abbassandosi e allungandosi, proprio come farebbe un sinuoso felino lungo 5 metri e alto 1 metro e 35, ma con le fiancate striate dai messaggi di sottomissione dell’intelligenza artificiale al riconoscimento della povera cosa umana che gli s’accosta.
Al CES di Las Vegas ci si va per lasciare un segno, una firma, e la Inception rivelata questa notte un secondo dopo le 00:59:59 ora dello Stivale da Linda Jackson nella Città del Peccato è come quella sulla Dichiarazione d’Indipendenza. Dalla benzina. Cinque nuovi modelli elettrici nei prossimi due anni, che si ispireranno tutti alla Inception per qualche aspetto innovativo, che siano gl’interni, l'iperconnessione infotelematica, i cocoon destinati a accogliere terga umane come fossero sedili, ma forse un po' scomodi perché spigolosi, la vetratura multicroica che arriva fino ai piedi dei passeggeri anteriori, caldamente effusa di giallo come le visiere dei caschi spaziali (e infatti è realizzata proprio con quel vetro lì).
Ma l’Artefice Vendicatore del Design “BEV-driven”, Matthias Hossan, entra nel merito della Inception definendola una creatura nata entro un perimetro elettrificato senza ritorno che in realtà l’ha resa più libera, e con lei ancora più liberi i progettisti, che hanno potuto sfruttare la simmetria del suo cuore elettrico a 800 V per dare all’abitacolo e a suoi abitanti nuove posture e nuove esperienze. Lo steer by wire è una di queste, bye bye volante, che ce ne facciamo se c’è l’Hypersquare full digital? E la presa di ricarica? Se proprio ci tenete c’è ancora, ma è stritolata dalle spire a induzione che, a dispetto delle perdite, ti sparano la corrente nella batteria a 1.800 chilometri all’ora (nel senso che se la lasci attaccata un’ora potresti ricaricare 1.800 km di percorrenza).
La concept Inception si sviluppa e cresce sulla piattaforma STLA Large (e in questo caso, extralong) che è nei fatti una smisurata batteria da 100 kWh e due motori elettrici fronte-retro da 680 CV in totale in grado di centellinare l’energia al ritmo di soli 12,5 kWh per 100 km, il che stride un po’ con il tempo dichiarato sullo 0-100 (meno di 3 secondi). Detta così non sembra impossibile il traguardo di 800 km (Milano-Napoli) sfruttando fino all’ultimo elettrone, ma mi raccomando i limiti. Ma tanto c’è problema c'è, metto AutoDrive che si occupa di tutto: vai di guida autonoma livello 4, toglie di mezzo l’Hypersquare e al suo posto dal pavimento compare un grande schermo panoramico. E che il nuovo film abbia inizio...