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Dire qualcosa di davvero nuovo nel panorama dei turbodiesel di media cilindrata sembrava impossibile, tante sono le proposte messe a punto ormai da tutti i costruttori. Peugeot, però, ci è riuscita, portando al debutto sulla 407 un inedito quattro cilindri di 2.2 litri HDI caratterizzato da una vera chicca tecnologica per la sua categoria: la doppia sovralimentazione. Una soluzione, questa, fino ad ora appannaggio soltanto di più ingombranti e costosi V6 e V8.
Elevata guidabilità, ridotti costi di gestione
Più in dettaglio, questo nuovo motore 2,2 litri HDi FAP costituisce la quarta fase della cooperazione tra PSA Peugeot Citroën e Ford Motor Company che ha già portato all’apprezzato V6 biturbo di 2.7 litri.
Questo quattro cilindri di 2.179 cc. sviluppa una potenza massima di 170 CV a 4.000 g/min e una coppia massima di 370 Nm a 1.500 g/min, ossia il 54% in più di quella ottenuta con il 2,2 litri HDi della precedente generazione a questo regime.
La coppia e il tempo di risposta ai bassi regimi sono stati particolarmente curati: a 1.000 g/min il motore eroga già 200 Nm, poi 280 Nm a 1.250 g/min. Inoltre, il propulsore ha una gamma di utilizzo molto vasta con una grande risposta del propulsore a tutti i regimi (più di 355 Nm a 3.000 g/min).
Il motore è abbinato ad un cambio manuale a sei marce e consente prestazioni decisamente interessanti: alla 407 berlina bastano 30 secondi per coprire i 1.000 m con partenza da fermo e 8,7 secondi
Il tutto con consumi contenuti (6,1 litri nel ciclo misto, 8,1in città, addirittura 5 sui percorsi extraurbani) ed emissioni ridotte di CO2 (160 g/km), grazie alla presenza del FAP. Quest’ultimo, poi, presenta un ulteriore vantaggio “pratico” da non trascurare: come noto infatti in molti comuni italiani consente di circolare anche nei giorni di blocco del traffico. E se siete preoccupati per la manutenzione, niente paura: Peugeot prevede il cambio del filtro attivo antiparticolato solo dopo 180.000 km! Il cambio dell’olio, invece, avviene dopo 30 000 km, mentre la cinghia di distribuzione e gli accessori del motore sono progettati e dimensionati per non richiedere la manutenzione durante la vita del veicolo.
Dettagli che fanno la differenza
Tra le particolarità tecniche di questo motore spiccano una camera di combustione di tipo nuovo, il common rail di terza generazione che “lavora” ad una pressione di 1.800 bar e, ovviamente, il bi-turbo sequenziale parallelo.
Più in dettaglio, un solo turbo assicura la reattività del motore ai bassi regimi. Poi viene integrato da un secondo turbo che entra in azione parallelamente tra 2.600 e 3.200 g/min in base alla carica richiesta e alle condizioni atmosferiche. Così viene coperta tutta la gamma di regimi del motore. La gestione dell’insieme è assicurata completamente dal
Tra l’altro, la bassa inerzia dei turbo, dovuta alla loro dimensione ridotta, elimina il tempo di risposta al momento del loro intervento.
Non manca inoltre una testata a sedici valvole con un doppio albero a camme in testa, mentre al comfort di marcia contribuisce la presenza di due alberi di equilibratura controrotanti che riducono la rumorosità e le vibrazioni.
Qualche numero sulla "famiglia" 407
Questa nuova motorizzazione, per ora disponibile solo sulla 407 berlina o station wagon, si colloca al vertice dell’offerta quattro cilindri diesel HDi FAP e dovrebbe dare alla gamma 407 i mezzi per portare avanti il successo commerciale di un modello che è già stato prodotto in 472.500 esemplari (a fine marzo 2006).
Nel 2005, nel primo anno completo di commercializzazione, sono state vendute oltre 257 mila 407 in tutto il mondo, il 37% delle quali in versione SW.
Alla fine dei primi tre mesi del 2006, la 407 è leader del suo segmento in Francia e in Spagna e quarta del segmento M2 nell’Europa dei 18.
In Italia le immatricolazioni totali sono state 20.000 a fine maggio, ripartite tra 8.900 berline, quasi 11mila SW e 400 coupè.
Queste cifre sono, ovviamente, il frutto di diversi momenti di commercializzazione: attualmente il mix di vendite vede 55% di SW, 35% di berline e 10% di coupè.
Forte di questi numeri, a metà 2006, Peugeot si prepara a festeggiare la 500millesima 407 uscita dalla fabbrica di Rennes, con una ripartizione del 65% in versione berlina, il 25% in versione SW e il 10% nella variante coupé.
La nuova motorizzazione 2.2 litri HDi FAP dovrebbe rappresentare il 7% del mix motori, facendo aumentare la quota complessiva del diesel a circa l’ 80%.
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20151 Milano
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https://www.peugeot.it/
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