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Negli anni ’80 abbiamo assistito, forse, alle più belle, potenti – e per certi versi, mostruose – automobili mai impiegate nel Mondiale rally. Audi, Lancia, Ford: nomi entrati nella leggenda delle competizioni, alle quali, nell’agosto del 1985, se ne aggiunse un’altra. Vincendo il Rally dei Mille Laghi, Peugeot conquistava il suo primo iride nella categoria.
Quella stagione fu letteralmente dominata dalla casa del Leone, mai così in palla. Gli equipaggi del marchio transalpino si aggiudicarono ben sei delle prime otto tappe del calendario. Durante il Rally d’Argentina, tuttavia, Ari Vatanen – uomo forte di Peugeot – rimase vittima di un grave incidente, e tutte le responsabilità passarono sulle spalle di Timo Salonen. Nel Mille Laghi, la casa del Leone mise a disposizione del proprio portacolori una versione evoluta della 205 Turbo 16, la Evo 2.
Dotata di un telaio capace di una rigidità quasi raddoppiata per il parametro di resistenza torsionale, la 205 T16 Evo 2 era spinta da un motore potenziato, per il quale venne sviluppato un pacchetto comprendente una nuova testata, un turbo Garret (al posto di un KKK) in grado di lavorare con una pressione di 2,5 bar, un intercooler aria-acqua ed un albero motore alleggerito. Il risultato fu impressionante: L’XU8-T sprigionò una potenza massima di 430 CV a 7000 giri/min rispetto agli originali 350 CV a 8.000 giri/min, mentre la coppia massima salì a 50 mkg a 5.5000 giri/min.
Le modifiche non riguardarono, tuttavia, unicamente la componente meccanica. Anche l’aerodinamica venne rivista: al corpo vettura vennero aggiunte vistose ed efficaci appendici aerodinamiche, mentre il telaio fu complessivamente alleggerito di 80 kg, per un peso a vuoto di 910 kg.
Regalano ancora emozioni le parole di Jean Todt, Team Manager Peugeot. «Ancora una volta la squadra si ritrova con una sola e unica macchina in grado di battersi per la vittoria. Fortunatamente Timo Salonen fa una corsa magnifica. L’atmosfera cambia notevolmente … Sono contento. Timo domina. Vado all’arrivo dell’ultima Prova Speciale. Ci comunicano che Timo è passato regolarmente davanti alla cellula di cronometraggio. Ed il nostro buono, il nostro magnifico Timo arriva, un po’ più commosso del solito … È Campione del Mondo dei Piloti Rally; Peugeot è Campione del Mondo Marche. E’ fatta, in un fresco mattino finlandese».
Con l’abbandono del Gruppo B, Peugeot dovrà ridimensionare il proprio impegno nel mondo delle competizioni rallystiche, ma prima di farlo consentirà ad Ari Vatanen di tornare ad alzare trofei prestigiosi, come quello della Parigi-Dakar del 1987.