Petrolio giù, prezzo benzina no: perché?

Petrolio giù, prezzo benzina no: perché?
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La denuncia del Codacons: il greggio cala del 23% ma alla pompa i carburanti scendono solo del 3%!
24 aprile 2025

Ormai è un classico, ma anche una palese ingiustizia cui è impossibile abituarsi: non parliamo delle roboanti promesse elettorali di taglio delle accise subito dimenticate una volta eletti, ma di quanto accaduto in tempi recenti, con il prezzo del petrolio crollato sui mercati internazionali, mentre in Italia i listini alla pompa di benzina e gasolio sono rimasti elevati e non hanno seguito l’andamento delle quotazioni petrolifere.

Lo denuncia il Codacons, che si dichiara anche pronto ad azioni legali contro le company petrolifere, a tutela degli automobilisti italiani.

Infatti, a dispetto ai picchi registrati nei mesi scorsi a causa delle fibrillazioni internazionali dovute al perdurare del conflitto in Ucraina ed alla crisi in Medio-Oriente, il petrolio risulta oggi deprezzato di quasi il 20%, col Wti (ovvero il West Texas Intermediate, anche noto come Texas Light Sweet, greggio estratto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio), che passa dai 78 dollari al barile di metà gennaio agli attuali 60, mentre il Brent è sceso da 82 dollari di gennaio ai 63 odierni.

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Eppure, come rileva il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, nello stesso periodo il prezzo della benzina alla pompa è passato da una media al self di 1,823 euro al litro agli attuali 1,764, con una riduzione appena del 3,2%, mentre il gasolio è passato da una meda di 1,726 euro/litro di metà gennaio agli odierni 1,662 euro, in calo quindi del 3,7% (tenendo conto delle media sia sulle stradestatali e sulle autostrade).

Una sproporzione abnorme che dimostra ancora una volta le anomalie del settore petrolifero, con i prezzi dei carburanti alla pompa che salgono in tempo reale al crescere del greggio ma non calano con la stessa velocità ed intensità quando le quotazioni del petrolio crollano.

Calcolatrice alla mano, se il ribasso del petrolio di trasferisse in modo diretto sui listini ai distributori, oggi un litro di benzina costerebbe poco più di 1,4 euro, con un risparmio di circa 36 centesimi al litro rispetto ai listini attuali, pari ad un risparmio di ben 18 euro a pieno, mentre il gasolio sarebbe venduto a circa 1,33 euro al litro, con un risparmio da 16,6 euro a pieno.

Per tale motivo, se a fronte del crollo del petrolio i listini di benzina e gasolio non registreranno nei prossimi giorni una sensibile discesa ai distributori, il Codacons di dice pronto a presentare una formale denuncia penale contro i marchi petroliferi per possibili manovre speculative e aggiotaggio ai danni di tutti i consumatori italiani e delle società di autotrasporto.

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