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Ginevra – L'evoluzione del marchio Hyundai in termini di qualità e stile è qualcosa di sensazionale. Nel giro di una generazione di modelli la Casa coreana è riuscita a voltare pagina e a proporre sul mercato modelli pienamente maturi, pronti a soddisfare anche l'esigente clientela europea. E la nuova Tucson, presentata al Salone di Ginevra, è qui a dimostrarlo, più di ogni altro modello.
Gran parte del merito è da attribuire a Peter Schreyer, oggi diventato President and Chief Designer Officer dell'intero Gruppo Hyundai-Kia. Lo abbiamo intervistato al Salone svizzero.
Quanto è importante per Hyundai l'arrivo della nuova Tucson?
«La nuova Tucson è un'auto estremamente importante per Hyundai. Soprattutto in Europa dove il segmento dei SUV compatti non conosce battute d'arresto. Sono convinto che la nuova Tucson abbia tutte le carte in regola per conquistare il cuore del mercato».
La nuova Tucson andrà a sostituire l'attuale ix35. Perché avete scelto di tornare al nome precedente?
«Rispetto alla precedente ix35, la nuova Tucson ha una presenza più forte sulla strada e mette in mostra un look più forte, deciso. Abbiamo deciso di cambiare nome proprio per far capire il cambio di passo rispetto al passato e per mettere in chiaro cosa vuole diventare la nostra nuova SUV».
Come si è evoluto il design?
«Prima di tutto abbiamo cambiato completamente le proporzioni. Abbiamo spostato il parabrezza un po' più indietro in modo da avere un cofano più lungo e un frontale con una maggiore presenza. Poi abbiamo creato un corpo vettura più slanciato, con il tetto un po' più basso ma senza compromettere l'abitabilità. In questo modo abbiamo ottenuto un SUV molto mascolino e dal taglio decisamente sportivo. Poi ci sono alcuni dettagli davvero particolari come i passaruota asimmettrici che conferiscono grande dinamicità alla fiancata».
Di cosa si sta occupando oggi? Cosa dobbiamo aspettarci dai futuri modelli Hyundai?
«Al momento sono impegnato su una miriade di progetti diversi. Per è me è davvero stimolante lavorare per Hyundai-Kia perché ogni giorno mi trovo a lavorare sull'intera gamma di prodotti. Abbiamo presentazioni di nuovi modelli ogni mese e portiamo avanti lo sviluppo di diversi progetti in parallelo. È tutto davvero molto emozionante».
Abbiamo fatto veramente una lunga strada e oggi basta uno sguardo per riconoscere ogni modello dei nostri marchi
È stato capace di rivoluzionare in pochi anni l'immagine di un brand. Forse è la sfida più entusiasmante e difficile per ogni designer e lei ci è riuscito davvero...
«Abbiamo fatto veramente una lunga strada e oggi basta uno sguardo per riconoscere ogni modello dei nostri marchi. Me lo sono ripetuto sin dall'inizio. Non volevo ridisegnare soltanto i modelli, il mio obiettivo era rivoluzionare la percezione dei nostri brand. Volevo ricostruire l'immagine di un marchio e credo di essere riuscito a realizzare questo progetto. In ogni caso continuo a lavorare ogni giorno per rafforzare e ridefinire il volto dei nostri marchi».
Non crede che la gamma di prodotti Hyundai ricalchi sin troppo fedelmente quella Kia e viceversa? Non c'è il rischio di cannibalizzazione tra i diversi marchi del vostro Gruppo?
«Penso che se prendiamo in considerazione il design, Hyundai e Kia presentano un volto completamente diverso tra loro. A livello di prodotto in effetti ci sono delle sovrapposizioni ma credo sia davvero inevitabile. E poi credo sia una bella cosa perché in questo modo abbiamo creato competitività tra i due marchi . Ognuno vuole fare meglio dell'altro e questo ci rende più forti. Inoltre non credo che la maggior parte dei nostri clienti sappia che Hyundai e Kia in realtà fanno parte dello stesso Gruppo automobilistico».
Negli ultimi anni i designer ci stanno abitauando a varianti di carrozzeria sempre più strane come i SUV coupé o le sportive a quattro porte. Anche Hyundai è interessata ad un evoluzione di questo tipo?
«Non credo che queste varianti di carrozzeria siano strane, quanto piuttosto innovative. E poi ci offrono maggiore libertà durante lo sviluppo e non ci costringono a lavorare sempre sulle stesse cose. Devo dire che anche noi stiamo lavorando su qualcosa del genere. Guardate per esempio la Kia GT concept che abbiamo presentato qualche anno fa. Credo che ci sia la reale possibilità di vedere modelli di serie del nostro Gruppo con carrozzerie particolari nel prossimo futuro».