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Non ha ancora quarant’anni, ma il suo curriculum è già piuttosto ricco: Pete Buttigieg, laureato ad Harvard e studioso dell’opera di Antonio Gramsci (intellettuale qui da noi quasi dimenticato, ma negli USA molto popolare), già sindaco della cittadina di South Bend, nell’Indiana e figura emergente del partito democratico, è stato tra i candidati più votati alle primarie del partito ed ha poi assicurato il suo appoggio a Joe Biden come antagonista (vincente) di Donald Trump.
Ora il neo-presidente in parte ricambia l’endorsement, piazzando Buttigieg a capo dello strategico Ministero dei Trasporti, settore nel quale proprio come sindaco di South Bend ha mostrato di avere una certa competenza ed idee chiare su come migliorarli.
La situazione di strade, autostrade, ferrovie e sistema dei trasporti in generale è uno dei punti dolenti dell’attuale situazione americana: con la manutenzione trascurata negli ultimi anni, quello che un tempo era un vanto a stelle e strisce è diventato un terreno minato e c’è bisogno di un ambizioso e robusto intevento per ritornare agli standard precedenti e Buttigieg sembra la persona adatta ad assumersi tale incarico.
Durante la sua campagna presidenziale, Buttigieg aveva annunciato un piano infrastrutturale da 1 trilione di dollari, incentrato sulla priorità di combattere il cambiamento climatico, aumentando gli investimenti nelle piste ciclabili e nelle infrastrutture pedonali e concentrare i fondi per la costruzione di autostrade sulla manutenzione piuttosto che sull'espansione; inoltre, aveva delineato la strategia "Vision Zero" per eliminare gli incidenti mortali, finanziando progetti stradali che danno la priorità alla sicurezza, oltre a proporre come una soluzione per l'insolvente Highway Trust Fund una tassa relativa ai chilometri percorsi dai veicoli e ipotizzando tariffe ridotte per i conducenti a basso reddito, oltre a chiedere esenzioni fiscali per i veicoli più efficienti.
Insomma, un’operatività su più fronti, che ha già riscosso l’attenzione della Transportation For America e della Transport Workers Union of America, AFL-CIO, che in una nota ufficiale ha affermato l’intenzione di lavorare con Buttigieg per migliorare la situazione nel settore dell’autotrasporto, dell'aviazione e delle ferrovie, nonché sulle questioni di legate alla guida autonoma.