Perché le auto cinesi hanno successo? Dal prezzo basso al design

Perché le auto cinesi hanno successo? Dal prezzo basso al design
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Linee futuristiche e dinamiche, prestazioni più che discrete, qualità in continuo miglioramento e, last but not least, un prezzo talvolta nettamente inferiore rispetto alle rivali
16 ottobre 2024

Già a parlare di prezzo basso a tutti si rizzano le orecchie. Se poi c'è lo stile e le prestazioni... basta mescolare insieme questi ingredienti ed ecco che otterremo la spiegazione a una domanda fatidica: perché le auto elettriche cinesi stanno riscuotendo un enorme successo in giro per il mondo? Al netto di dazi e tariffe, infatti, gli EV made in China piacciono e attraggono il pubblico, soprattutto giovani e giovanissimi. Alla base c'è ovviamente la questione economica e il confronto con gli analoghi modelli europei, ma sarebbe un errore fermarsi qui senza includere il design, o meglio, la concezione alla base della realizzazione di ogni singolo veicolo cinese. Una concezione sui generis, incentrata sul rendere l'automobile un'astronave, se non un computer itinerante. Al contrario, i brand occidentali sono meno interessati (e intenzionati) a “giocare” solo sull'estetica e sulla vista, preferendo invece concentrarsi sulle “sensazioni alla guida”. E ancora: così come in Occidente l'attenzione dei costruttori è incentrata sul guidatore, in Cina i riflettori sono puntati sui passeggeri. Che significa? Si fa in modo che i veicoli di ultima generazione abbiano tecnologie, comfort e intrattenimento in grado di accontentare le richieste di chi è a bordo (pensiamo, banalmente, agli schermi giganti, sempre più spesso presenti anche di fronte ai sedili posteriori).

Gli interni della Xpeng G9
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In modo ancor più sintetico, possiamo dire che i marchi cinesi – da BYD a Xpeng – scommettono in maniera decisa sull'estetica, sul come rendere l'auto una sorta di robot/computer. Un aspetto, invece, tradizionalmente secondario per la maggior parte dei brand europei e statunitensi, meno “sensoriali” e più interessati a trasmettere la promessa di un certo “stile di guida”. Nell'epoca della multimedialità, della fast life e della connettività estesa in ogni luogo e a ogni ora, si capisce perché le auto made in China abbiano raggiunto consensi, virtuali e pure reali. Un altro fattore che consente alle EV cinesi di raccogliere consensi chiama in causa il loro prezzo. La posizione della Cina come il più grande mercato automobilistico al mondo consente infatti ai produttori di sfruttare le economie di scala, riducendo i costi unitari. A proposito di costi, la manodopera oltre la Muraglia e l'approvvigionamento dei materiali (quasi tutti nazionali) costano circa il 20-30% in meno rispetto alle nazioni occidentali. Anche l'agevolazione fiscale e il sostegno del governo cinese all'industria automobilistica del Paese, unite alla presenza di catene di fornitura localizzate in Cina, hanno svolto un ruolo importante nel mantenere i prezzi delle auto accessibili. Per non parlare di una forma nemmeno tanto occulta di persuasione nei confronti dei consumatori finali che l'auto autoctona è meglio, ed elettrica lo è anche di più.

L'interno della concept LDK+ di Sharp - Foxconn
L'interno della concept LDK+ di Sharp - Foxconn

L'esempio di LDK+: si va verso un nuovo concept?

Dall'Asia arriva un esempio interessante di concept adattato a un veicolo elettrico. Il produttore giapponese di elettronica ed elettrodomestici Sharp ha infatti presentato un progetto per un EV pensato per offrire uno stile di mobilità del futuro che trasformi l'auto in un'estensione della casa. Il prototipo in questione, denominato LDK+, utilizza una piattaforma sviluppata dalla casa madre taiwanese di Sharp, Foxconn. La pubblicazione Nikkei Asian Review ha inoltre spiegato che adotta un approccio innovativo alla produzione di automobili che combina la funzionalità di un'auto convenzionale con un interno confortevole e spazioso. "I veicoli elettrici sono un mezzo di trasporto, ma con lo sviluppo della tecnologia di assistenza alla guida e con la previsione che la guida autonoma sarà presto realizzata, le auto dovranno avere un valore come spazio", ha recentemente dichiarato il direttore tecnico Mototaka Taneya allo Sharp Tech-Day di Tokyo. L'LDK+ mira a sfruttare l'interno del veicolo anche quando è parcheggiato, trasformandolo in una sorta di stanza su quattro ruote. L'azienda ha progettato il modello concettuale per rispondere alle potenziali esigenze delle persone che hanno difficoltà a trovare spazio personale all'interno delle loro case per lavorare o studiare. Sharp, per esempio, ha progettato gli interni del veicolo sfruttando la sua competenza come produttore di elettrodomestici. Il sedile posteriore, che normalmente è rivolto nella stessa direzione del sedile del conducente, può essere ruotato per orientarlo verso un display LCD Sharp situato nella parte posteriore del veicolo, consentendo alle persone di guardare video o tenere riunioni online. Qui siamo ben oltre il design e gli schermi delle auto cinesi. Ma il concetto, in entrambi i casi, è chiaro: design, tecnologia, intrattenimento e funzionalità interna del mezzo devono andare a braccetto. Lo stile di guida? Non deve mancare ma non può essere l'unica bussola da seguire.

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