Perché Jeremy Clarkson attacca le Jaguar elettriche: “Sembrano elettrodomestici rosa”

Jeremy Clarkson non è mai stato famoso per le mezze misure, e anche stavolta non delude. L’ex volto di Top Gear e oggi editorialista del Times ha infatti duramente criticato la nuova direzione intrapresa da Jaguar, definendo le sue auto elettriche come “grandi elettrodomestici rosa”. Una provocazione nel classico stile sarcastico e dissacrante del giornalista britannico, che però lascia trasparire anche una certa malinconia per un marchio che, secondo lui, ha perso la sua identità.

Il suo bersaglio è il nuovo corso del brand, ora tutto focalizzato sull’elettrico e su un posizionamento di lusso, una scelta drastica dopo anni di crisi. “Nel 2019 Jaguar ha venduto 161.601 auto nel Regno Unito, nel 2023 appena 33.320”, ricorda Clarkson. “Il marchio non era morto, ma stava sicuramente sputando sangue. L’unica via d’uscita era reinventarsi completamente. Elettrico, ovviamente, perché è lì che va il mondo. E costoso, perché non ha senso competere con i cinesi sulle auto economiche”.

La metafora più dura? Clarkson paragona la scelta di Jaguar a quella di “McDonnell Douglas che smette di produrre jet da combattimento per dedicarsi alle creme profumate per le mani”. Una frecciata che riassume bene il suo punto di vista: l’anima grintosa e rombante del marchio britannico sarebbe stata sostituita da un’estetica patinata e accomodante, tutta votata ai trend del lusso eco-friendly e alla clientela di fascia alta, soprattutto californiana.

Eppure, nel suo disincanto, Clarkson riconosce che questa scelta potrebbe essere l’unico modo per evitare il fallimento: “Scommetto che finirà per vendere più auto di quante ne vende ora. Di sicuro – ammette con amarezza – molte più di quante ne avrebbe vendute continuando a sonnecchiare lungo il sentiero del romanticismo”.