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Gli italiani che lavorano usano di più l'auto, percorrono distanze maggiori e usano sempre meno, in controtendenza rispetto al resto del mondo, il trasporto pubblico. E' la fotografia scattata dal rapporto Censis-Michelin 2018 sulla mobilità degli italiani, secondo il quale l'automobile si conferma mezzo di locomozione sempre più utilizzato nel Bel Paese.
Oggi il 65,4% degli italiani contro il 57,4% nel 2001 utilizza l’automobile per i propri spostamenti: sono 27 milioni di pendolari, con un incremento del 17,4% rispetto al 2001. Diminuiscono il ricorso ai mezzi pubblici (-20,3% dal 2001, li utilizzano 1,8 milioni di persone nel giorno feriale medio), alla moto (-45,7%, la utilizzano 1,2 milioni di italiani), alla bicicletta (-10,4%, la utilizzano 1,4 milioni di persone) e la quota di persone che si spostano a piedi (-23,6%, 7,1 milioni di persone).
Con l'auto i pendolari del 2018 percorrono molti più chilometri rispetto a quelli del 2001. E' l'effetto, secondo lo studio Michelin-Censis, della «dilatazione della residenzialità soprattutto intorno alle grandi città». Cioè, le città diventano sempre più grandi e la maggior parte di chi vi risiede abita sempre più lontano dal centro.
Sono infatti 11,4 milioni, ovvero ben 4 milioni in meno rispetto al 2001, le persone che nel giorno feriale medio percorrono fino a un massimo di 2 km di spostamento. Salgono a 19 milioni (cioè 2 milioni in più) chi viaggia giornalmente per distanze comprese tra 2 e 10 km. Sono invece ben 9,7 milioni quelli che percorrono tra 10 e 50 km (+2,9 milioni), mentre i cosiddetti “pendolarissimi”, coloro che percorrono oltre 50 km al giorno, sono 1,2 milioni (500.000 in più rispetto al 2001).