Pedemontana, mancano le risorse. Ennesima opera incompiuta (e inutile)?

Pedemontana, mancano le risorse. Ennesima opera incompiuta (e inutile)?
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Il secondo bando di fila per trovare fondi e rimettere in moto i lavori di Pedemontana è andato deserto. L'opera rimane incompiuta e finisce per essere poco utile agli automobilisti. Intanto i pedaggi restano salati e il traffico cala
25 novembre 2015

Altri 3 miliardi di euro. È questa la cifra che serve per completare in maniera definitiva l'autostrada Pedemontana. Attualmente infatti la tratta principale della A36 termina a Lentate sul Seveso, poco dopo aver incrociato la A9 Milano-Como, nei pressi di Turate. Manca, per intenderci, il tronco finale, che collegherebbe la A36 con l'autostrada A4, attraverso la famigerata tratta B2 nel cuore della Brianza. Ovvero la tratta più importante, quella che servirebbe a dare un senso compiuto all'intera opera.

Manca la tratta principale

Allo stato attuale infatti la Pedemontana finisce per risultare poco utile, dal momento che va ad intercettare volumi di traffico del tutto trascurabili. Tralasciando per il momento le tangenziali di Varese e Como, già oggi completate, il percorso principale della Pedemontana era stato pensato in origine per alleggerire il nodo milanese della A4. Oggi infatti anche chi deve raggiungere Bergamo o Brescia partendo dalle zone a nord del Capoluogo lombardo è costretto a passare da Milano, andando ad intasare, negli orari di punta, la tangenziale nei pressi di Cormano e Sesto San Giovanni.

AUTOSTRADA PEDEMONTANA (1)
Attualmente i lavori sulla nuova tratta sono fermi per mancanza di fondi

 

La Pedemontana invece, una volta completata, avrebbe permesso a tutti questi automobilisti di “tagliare” alle spalle del Capoluogo e di raggiungere la A4 senza passare da Milano. Purtroppo però questo scenario sembra diventare sempre più un miraggio. Da pochi giorni infatti è scaduto per la seconda volta di fila il bando di gara, senza che si siano trovate banche disposte a mettere sul tavolo circa 225 milioni di euro. Una cifra necessaria almeno per rimettere in moto i lavori sulla A36. Il bando è ora rinviato a dicembre e la società continua a dirsi “fiduciosa”. In realtà la situazione non potrebbe essere più nera perché se da un lato non si trovano questi primi 200 milioni, non si capisce da dove dovrebbero saltare fuori i 3 miliardi ncessari per completare l’opera.

Ma come si paga la Pedemontana?

Nel frattempo poi, come se non bastasse, divampano le polemiche. Da un lato ci sono i comuni interessati dalla nuova tratta che sono sul piede di guerra perché pretendono che partano le bonifiche di Meda e Seveso promesse dalla società in cambio del nuovo attraversamento autostradale. Dall’altro troviamo i pendolari (pochi per la verità) che già oggi utilizzano il tratto esistente della Pedemontana, inferociti per il metodo di pagamento bizantino e per le tariffe da capogiro.

Se da un lato non si trovano questi primi 200 milioni, non si capisce da dove dovrebbero saltare fuori i 3 miliardi ncessari per completare l’opera

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1 euro al mese

 

La Pedemontana infatti “è la prima autostrada d’Italia dove il pedaggio si paga senza caselli”. Questo era l’annuncio futuristico della società. Il problema è che quella che doveva essere una semplificazione tecnologica è finita per complicare le cose in maniera tragicomica. Per pagare il pedaggio con tecnologia “free-flow” gli automobilisti devono iscriversi online al “Conto Targa”, anche se muniti di Telepass. Una procedura che comporta la compilazione di un form online e la consegna di materiale cartaceo (alla faccia dell’innovazione tecnologica…).

pedemontana 1
In rosso la tratta esistente, in verde la linea immaginaria che dovrebbe collegare la A8 alla A4

Pedaggi salati

E poi ci sono i costi di pedaggio. Dopo i mesi “gratuiti” giustificati in qualche modo con la presenza di Expo, le tratte esistenti di Pedemontana sono divenute a pagamento. Il problema è che per percorrere la tratta principale che collega A8 e A9 fino all’innesto con la Milano-Meda si pagano 4,72 euro. Una bella cifra per fare soltanto 23 km. Salati poi anche i conti delle tangenziali di Como (9 km) e Varese (11 km), tanto che gli automobilisti, come riporta VareseNews, stanno tornando gradualmente ad affollare le vecchie Statali (gratuite), rinunciando ai nuovi tratti autostradali.

 

Pedemontana cerca di “metterci una pezza” istituendo degli sconti (50% fino al 31 gennaio e poi per i pendolari con almeno 7-8 passaggi mensili). Ma lo spettro dell’ennesima opera pubblica inutile si fa sempre più concreto. Almeno fino a quando non si completerà la tratta finale. Ovvero quella per cui era nato l’intero progetto.

 

In verde la tratta esistente, che da Gallarate e la A8 porta sulla A9. In grigio la tratta mancante, che dovrebbe sfociare sulla A4

pedemontana 2

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