Pavia come Bologna, strade a 30 km/h, le ragioni del Sindaco

Pavia come Bologna, strade a 30 km/h, le ragioni del Sindaco
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Il limite di velocità a 30 km/h riduce morti e incidenti stradali, migliora la qualità dell’aria e restituisce spazio ai cittadini. Pavia seguirà l’esempio di Bologna entro il 2025.
6 marzo 2025

La città di Pavia si prepara a seguire l’esempio di Bologna e di altre realtà italiane introducendo il limite di velocità di 30 km/h nella maggior parte delle sue strade urbane. La decisione, annunciata dal sindaco Michele Lissia e dalla vice-sindaca Alice Moggi, che è anche assessora alla Mobilità, punta a migliorare la sicurezza stradale e la qualità della vita dei cittadini, senza rappresentare – come sottolineato dagli amministratori – una scelta ideologica.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza stradale e alla sostenibilità ambientale. L’esperienza di Bologna, la prima grande città italiana ad adottare su larga scala il limite di 30 km/h, ha dimostrato i benefici concreti di questa politica. Secondo i dati raccolti nei primi mesi di applicazione, si è registrata:

  • una riduzione del 49% dei morti sulla strada
  • un calo dell’11% dei feriti
  • una diminuzione del 13% degli incidenti stradali
  • una riduzione del 29% dell’inquinamento urbano dovuto al traffico

Questi numeri hanno spinto molte altre amministrazioni comunali a considerare l’adozione del limite di velocità ridotto.

Il processo per trasformare Pavia in una “Città 30” si svilupperà in più fasi. Entro l’estate, la giunta approverà le linee guida per l’applicazione del provvedimento. Successivamente, verranno individuate progressivamente le strade dove il limite di velocità sarà abbassato a 30 km/h.

Parallelamente, l’amministrazione comunale prevede un’intensa campagna di informazione rivolta ai cittadini, con incontri pubblici per illustrare le ragioni del provvedimento e le sue implicazioni sulla mobilità urbana.

Il sindaco Lissia ha voluto chiarire che la decisione non ha connotazioni ideologiche, ma nasce dall’esigenza di rendere la città più vivibile e sicura. Ha citato l’esempio di Olbia, la prima città italiana ad aver adottato il limite a 30 km/h nel 2021, con un’amministrazione di centrodestra, per sottolineare che si tratta di una scelta pragmatica e non politica.

Anche la vice-sindaca Moggi ha ribadito che l’obiettivo non è penalizzare chi si muove in auto, ma garantire una mobilità più equilibrata e sicura per tutti gli utenti della strada, compresi pedoni e ciclisti. Tra le misure previste nel medio-lungo periodo c’è anche il progressivo recupero degli spazi urbani, con la rimozione delle auto da marciapiedi e piazze per restituire questi luoghi alla fruizione pubblica.

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