Pavan Bernacchi: «Un mercato dell’Auto fermo danneggia lo Stato»

Pavan Bernacchi: «Un mercato dell’Auto fermo danneggia lo Stato»
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Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, ha precisato come un mercato fermo danneggi lo stato stesso che ha perso 3 miliardi di euro in entrate fiscali
16 maggio 2013

Verona - Nel corso della conferenza “Far Ripartire il Business”, tenutasi durante il primo giorno dell’Automotive Dealed Day 2013, Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, ha rimarcato la gravità della situazione in cui versa il mercato dell’Auto, che necessita di importanti sostegni da parte dell’Esecutivo al fine di ripartire al meglio.

«Il trend di quest’anno – dichiara Pavan Bernacchi - fa prevedere un risultato ancor più disastroso rispetto al passato, con un mercato a 1.250.000 vetture e una ulteriore perdita del 10% sul 2012».

«Negli ultimi 5 anni - ha proseguito il Presidente dell’associazione che rappresenta i concessionari di tutti marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, camion e autobus – la perdita sulle autovetture nuove è stata del 44% e ancora peggiore è stata la performance di autobus (-52%), camper (-68%) e autocarri (-62%)».

«Mi rivolgo perciò al nuovo Governo – ha aggiunto Pavan Bernacchi – per chiedere di non infierire ma di aiutare un settore che con il passato esecutivo ha subito una vera e propria grandine di disincentivi sull’auto».

«Un mercato fermo danneggia non solo centinaia di migliaia di addetti ai lavori ma lo Stato stesso, che lo scorso anno ha introitato 3 miliardi di euro in meno di entrate fiscali provenienti dall’auto e impiegato centinaia di milioni di euro in ammortizzatori sociali».

«Ai concessionari – ha concluso il Presidente – suggerisco di tenere alta la guardia e armarsi di realismo e forti motivazioni, perché usciremo dal tunnel molto lentamente e solo tra qualche anno».
 

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