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Sono stati immediati i primi effetti del tavolo convocato al MiSE (ministero dello Sviluppo Economico) dal ministro Stefano Patuanelli a cui hanno partecipato i rappresentanti di associazioni, aziende, sindacati, nonché dell’università e della ricerca.
Nel corso del suo intervento, Patuanelli ha sottolineato come l'incontro sia stato un'importante occasione per avviare un confronto con tutti gli attori del settore, al fine di concordare un metodo di lavoro per individuare gli strumenti più funzionali a sostenere il processo di transizione del settore automotive, asset industriale strategico per il nostro sistema Paese.
In particolare, il ministro ha sottolineato il ruolo fondamentale che rivestono gli investimenti in ricerca e sviluppo per il trasferimento tecnologico finalizzati alla produzione di nuovi mezzi di trasporto ecosostenibili, nonché quelli nella formazione continua di tecnici e lavoratori del settore.
L’obiettivo, ha proseguito il ministro, è infatti, quello di dare impulso a una nuova politica industriale che punti a valorizzare sia il know how aziendale e le competenze dei lavoratori sia la mobilità ecosostenibile.
Questi temi - ha preannunciato - saranno al centro di tre gruppi di lavoro, istituiti nell'ambito del tavolo, che avranno il compito di approfondire gli aspetti relativi al sostegno della domanda e dell'offerta di mobilità, nonché quella sul supporto delle infrastrutture.
Noi di AutoMoto Network abbiamo accolto, da subito, con grande favore l'iniziativa e, sottolineando il nostro ruolo di intermediatori tra le istituzioni, il mondo dell'industria e i nostri lettori, proponendo di portare al tavolo e tutto ciò che da esso prenderà vita, proprio le istanze e il sentimento di questi ultimi, che da sempre raccogliamo, selezioniamo e interpretiamo con un approccio super partes.
Lo abbiamo fatto in maniera proattiva, candidando due dei nostri principali esperti, rispettivamente, delle due e delle quattro ruote, Nico Cereghini e l'Ing. Enrico De Vita.
E la proposta è arrivata subito a destinazione, con una replica del ministero nella quale si preannuncia che il nostro contributo, unito a quello dei principali organi di informazione coinvolti nei due settori, sarà tenuto in considerazione per l'elaborazione di una strategia di sviluppo.