Patenti: importanti novità in arrivo dal’UE

Patenti: importanti novità in arrivo dal’UE
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Presentati dall’ACI i dati relativi ad uno studio del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti che sollecita un nuovo quadro legislativo per il rilascio delle patenti
23 marzo 2021

Dipendenza da alcolici e sostanze, disturbi mentali, epilessia e diabete: sono questi i fattori di rischio per chi guida, orami più importanti del mero dato anagrafico del conducente di un veicolo.

Nell’agenda dell’Unione Europea si annuncia un’ormai prossima revisione del quadro di riferimento per il rilascio delle patenti di guida, ma l’ETSC (European Transport Safety Council - Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti) ha presentato uno studio che evidenzia le criticità normative nell’ordinamento dell’UE, nonché dei suoi Paesi membri, con l’obiettivo di  indirizzare i prossimi provvedimenti comunitari in materia di patenti.

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L’ACI, membro del Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale, ha diffuso i punti salienti di questo studio: primo fra tutti, la necessità di valutare l’idoneità dei soggetti non più solo in base all’età ma soprattutto sulle loro specifiche condizioni di salute, a partire da precisi parametri come l’abuso di sostanze, disturbi mentali, epilessia e diabete, diventati ormai fattori più determinanti rispetto a quello anagrafico.

In tal senso, la concessione di speciali patenti “condizionate” potrebbe consentire agli anziani con un basso livello di rischio di continuare a guidare in determinate condizioni.

L’ETSC sottolinea la mancanza di dati scientifici ed attendibili a livello comunitario: ma in Finlandia è dimostrato che il 16% degli incidenti mortali sono imputabili a malattie del conducente, soprattutto di origine cardio-vascolare ed un'indagine più accurata sulle cause di ogni incidente in Europa, da parte delle Autorità preposte ai controlli, fornirebbe un contributo determinante nell’orientamento delle scelte dei legislatori e nella misurazione dell’efficacia dei loro provvedimenti.

In questo contesto, i medici di famiglia diventano le figure cardine per individuare i soggetti a rischio, sui quali centrare nuovi e più specifici programmi formativi, coordinati a livello europeo: il loro ruolo è determinante anche nell’assistere i pazienti e le loro famiglie nelle scelte. il più possibile condivise, di riduzione o interruzione della guida di un veicolo, mentre ETSC evidenzia inoltre la necessità di una più chiara ed estesa etichettatura dei farmaci che influiscono sulle capacità psico-fisiche dei conducenti, supportata da specifiche campagne di sensibilizzazione

Nello studio, disponibile online (vedi qui), il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti propone anche la revisione del divieto imposto dall’UE al rilascio della patente a soggetti con dipendenze dall’alcol: secondo autorevoli stime europee, un incidente su quattro è imputabile all’alcol, ma l’ETSC ritiene opportuno aprire alla possibilità di ritornare a guidare attraverso specifici programmi di riabilitazione, in abbinamento ai sistemi di valutazione del tasso alcolemico del conducente di cui possono essere oggi dotate le vetture, con conseguente immobilizzazione del veicolo in caso di irregolarità di chi è al volante.
 

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