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Solita confusione all’italiana
Sembra un caso di scuola, simile alla classica domanda cervellotica che si trova nei quiz per gli esami teorici della patente: “Con il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (CIGC) conseguito entro il 18 gennaio 2013, posso condurre un 50ino all’estero?”. La risposta ovvia è sì. Ma nel Belpaese di ovvio c’è ben poco e la risposta diventa “no, se nel frattempo hai conseguito pure la patente B”.
Capita infatti che, al conseguimento della patente B, il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (CIGC) venga ritirato dalla Motorizzazione, ma per un clamoroso errore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sul nuovo documento di guida (patente B) non venga riportata l’abilitazione alla guida dei 50 (categoria AM, che ha preso il posto nel frattempo del CIGC).
Così, mentre il cittadino tedesco o svedese che abbia conseguito prima la patente AM e poi la B, può lecitamente guidare un motorino in Italia, un italiano che abbia conseguito il certificato di idoneità entro il 18 gennaio 2013 non vedrà riconosciuto questo diritto all’estero a causa di una dimenticanza del nostro ministero.
È importante sollevare subito la questione per due ordini di motivi: in primo luogo per esortare il Ministero a correggere l’errore. In secondo luogo per invitare i cittadini, già in possesso di CIGC conseguito entro il 18/01/2013 (e quindi – immaginiamo – giovanissimi che si accingono a fare la patente dell’auto), a verificare con attenzione che al momento del rilascio della patente B la Motorizzazione provveda a includere la categoria AM sul documento di guida. Cosa che oggi non sta accadendo.
Ricordiamo infatti che la patente B consente di guidare anche motoveicoli (tricicli, quadricicli e motocicli, questi ultimi solo fino a 125 cm3 e 11 kW), ma solo in Italia. Quindi se la Motorizzazione scorda di trascrivere la categoria AM sulla nuova patente B, all’estero non potremo guidare il motorino.
La tabella delle patenti italiane: