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Sono in molti ad aver manifestato perplessità sul piano industriale annunciato dal Gruppo Fiat, che prevede il mantenimento degli attuali stabilimenti italiani puntando in particolare sulle esportazioni e sul lancio di 17 nuovi modelli tra il 2013 e il 2016.
Passera non vede il Gruppo Fiat determinato ad investire
Tra i meno convinti c’è sicuramente il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, che intervenendo ieri al convegno “L'Italia s'è ridesta. Italiani di domani” ha dichiarato di essere molto preoccupato per l’attuale situazione in cui si trova la Fiat.
Il Ministro ha infatti dichiarato: «Sono molto preoccupato. Per il futuro sarebbe già un buon risultato essere una sottomarca di Chrysler.»
«Oggi c’è una situazione di non chiarezza degli investimenti e di perdita di peso del marchio Fiat in Europa a cui immagino che l'Azienda risponderà con concretezza. Anche se non vediamo questa determinazione a superare la crisi con investimenti e volontà.»
La situazione dei principali stabilimenti Fiat in Italia
Le parole del Ministro lasciano intravedere una seria preoccupazione in merito al futuro della Fiat, che, lo ricordiamo, non ha ancora comunicato ufficialmente come verranno utilizzati nei prossimi anni gli stabilimenti Italiani e come si concretizzeranno in dettaglio gli investimenti promessi.
Mentre a Grugliasco prende avvio la produzione della nuova Maserati Quattroporte, non è ancora chiaro per esempio cosa decideranno di fare i vertici del Gruppo con Mirafiori dove attualmente rimane in produzione solo la MiTo, dopo lo stop alla produzione di Lancia Musa e Fiat Idea. Da tempo si sente parlare di un futuro SUV compatto a marchio Fiat e Jeep che potrebbe venire costruito proprio nello stabilimento torinese per poi essere esportato sui mercati globali, ma al momento non c’è nulla di confermato.
Rimangono preoccupati anche gli operai di Melfi dove attualmente viene prodotta la Fiat Punto (modello in produzione dal 2005) dal momento che la prossima generazione della segmento B italiana è stata rinviata probabilmente al 2015.
A Pomigliano continua la produzione della nuova Panda, un modello di successo che è entrato recentemente a far parte della top ten dei modelli più venduti in Europa. Nonostante i buoni risultati commerciali lo stabilimento campano deve comunque scontare la crisi dell’auto nel Vecchio Continente che ha contenuto sensibilmente i volumi di vendita. Per questo motivo lo stabilimento è dovuto ricorrere nei mesi precedenti ad alcuni periodi di cassa integrazione. Situazione analoga infine a Cassino dove viene costruita l'Alfa Romeo Giulietta.
Per scoprire i prossimi sviluppi della Fiat nel nostro Paese sarà interessante aspettare il prossimo anno quando verrà formato il nuovo Governo che potrebbe intervenire più energicamente all’interno delle vicende del Gruppo da cui dipende il futuro di migliaia di lavoratori italiani.