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Potere delle finanze, o delle tecnologie? Forse entrambi i fronti, uniti al saper fare di molte persone che puntano al massimo livello automobilistico su strada, porta oggi alla nascita di Bugatti Rimac.
Lo storico marchio insieme a una fresca società di servizi: fusione con 55% di potere e CEO di pertinenza Rimac, ma il 45% è di Porsche. La stessa Rimac è partecipata da Porsche. Le sedi storiche restano attive distanti, ma il nuovo HQ sarà in Croazia.
Tanti cilindri finiscono nella storia, mobilità elettrica entra nel futuro a breve, per Bugatti unita a Rimac. Le Bugatti Euro7 non avranno più il W16 8.0 Volkswagen, ma una spina e delle batterie. A dire il vero, data la nicchia limitatissima delle Bugatti ai tempi nostri, quello che si cerca di capire è come Porsche potrà forse utilizzare dei progetti Rimac Bugatti per far concorrenza importante alle nuove Ferrari di Benedetto Vigna, ultra tecnologiche e con la spina anch’esse entro breve.
Esiste infatti un reparto di progettazione e sviluppo sugli EV ad altissime prestazioni, a disposizione dei marchi. Vedremo cosa sfornerà di speciale tanto da meritarsi un simile focus economico e di membri del Cda provenienti da Stoccarda.