Parigi spinge per la fusione tra Renault e Nissan

Parigi spinge per la fusione tra Renault e Nissan
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Pressioni da parte del Ministro Macron perché la Casa della Losanga si leghi a doppio filo con Nissan. Lo Stato francese, azionista al 20%, vede nel costruttore giapponese un partner redditizio
5 novembre 2015

Punti chiave

Secondo la Reuters, Il Ministro francese dell'Economia Emmanuel Macron starebbe facendo pressioni su Carlos Ghosn, numero uno dell'Allenza Renault-Nissan, affinché la attuale partnership tra la Casa francese e quella giapponese sia trasformata in una fusione. In aprile il governo francese ha incrementato la sua partecipazione in Renault dal 15 al 19,7%. Al momento Renault controlla il 43,4% di Nissan che, a sua volta, detiene il 15% del partner francese però senza diritto di voto.  

 

Secondo il report della Reuters, che cita come fonte diversi manager a conoscenza della materia,  Macron avrebbe sollecitato da mesi Ghosn perché venga istituito un gruppo di lavoro congiunto per esplorare scenari di fusione e legare così Renault al partner più redditizio al fine di salvaguardare gli stabilimenti francesi e l'occupazione. Sedici anni fa fu Renault a salvare Nissan dalla bancarotta, ma in questo lasso di tempo le parti si sono invertite, con la Casa giapponese che vende i due terzi del totale dell'immatricolato del Gruppo franco-giapponese. 

 

Ghosn avrebbe invece ignorato le richieste e, secondo fonti interne all'Alleanza, potrebbe invece essere costretto a rivedere le opzioni di consolidamento, tra cui una fusione completa con meno influenza del governo francese che era stata redatta già nel 2013 con la consulenza di Goldman Sachs. 

 

Per la terza volta da aprile, da quando cioè il Governo francese ha incrementato la sua partecipazione in Renault, Ghosn ha convocato un consiglio d’amministrazione straordinario. La riunione si terrà venerdì. 

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