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Benjamin Griveaux, tra i papabili per la candidatura a Sindaco di Parigi con il partito La Republique En Marche di Emmanuel Macron, si scaglia contro la Formula E. In un articolo pubblicato su Le Parisien, Griveaux, presente all'ePrix di Parigi di settimana scorsa, critica aspramente la categoria 100% elettrica.
«Sono stati stesi 9.000 metri cubi di asfalto per poche ore di corsa, per poi rimuoverle lo stesso giorno. Si tratta di un'aberrazione ecologica», scrive Griveaux. In realtà l'asfalto è stato riciclato dopo la gara e la FIA si è anche offerta di coprire le buche presenti nella zona degli Invalides, dove viene allestito il circuito dell'E-Prix di Parigi.
«Un luogo storico di Parigi viene privatizzato a beneficio solo della gente elegante - prosegue Griveaux -. Viene bloccato intenzionalmente un quartiere anche se ci sono già lavori in corso ovunque. I biglietti costano molto: sono offerti gratuitamente a chi abita in zona, ma sono una piccola compensazione per un grande disturbo». I biglietti per le tribune, lo ricordiamo, costano 55 euro, mentre i ridotti 27,50.
«Non ci sono abbastanza ingorghi nella nostra città? Le vetture di Formula E erogano 270 CV e raggiungono una velocità massima di 230 km/h (dati sbagliati, ndr). Come si concilia con le aspettative di una città in cui la velocità massima nell'ora di punta è di 16 km/h?».
«Se dovessi essere eletto, rescinderei il contratto: la Formula E non porta nulla a Parigi e non convince a passare all'elettrico: le vetture dei costruttori coinvolti non costano meno di 40.000 euro». Griveaux si dimentica della Mahindra, la cui entry level costa intorno ai 6.000 euro. In ogni caso, la Formula E e Parigi sono legate da un accordo fino al 2022.