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Nel mercato auto cinese accadono cose non sempre immaginabili, per noi abituati alla classica produzione europea. L’ultima novità è quella, ipotizzata da molti, secondo cui per causa del cosiddetto Cap&Trade, un regolamento che assegna punteggi green alle Case auto, ai vari costruttori esteri impegnati sul mercato auto cinese converrà mettere in gamma mezzi elettrici già pronti, fatti da costruttori locali.
In sostanza il punteggio in vigore dal 2019 per normativa imposta del governo, migliora avendo in vendita veicoli a zero emissioni che generano crediti, altrimenti ben più costosi da compensare economicamente. Secondo alcuni analisti e a quanto riportano i media cinesi, quelli di Guangzhou, produttore che vanta partnership con svariati colossi storici dell’auto, avrebbero ricevuto ordini di produrre sempre più versioni personalizzate del proprio Trumpchi GS, un crossover sia elettrico sia ibrido (plug-in) per conto di: Toyota, Mitsubishi e ora pare anche Honda ed FCA (verosimilmente Chrysler e non per i marchi Fiat o Jeep).
"Fa un po' strano" sapere che non un paio di marchi dello stesso gruppo auto, ma ben quattro grandi costruttori, abbiano nello stesso momento in vendita il medesimo modello sullo stesso mercato, oltretutto nemmeno 100% appartenente a uno di loro o molto personalizzato, se come dicono dalla Cina, il primo Crossover comune avrà giusto alcuni dettagli di finitura e il logo posteriore (sì, solo posteriore, ndr) del grande costruttore estero.
OMF