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Non so se oggi si usi ancora dare un nome proprio alle auto, ma una cose è certa: la Panda, nella vulgata, è "Il Pandino". Prendi il Pandino, prestami il Pandino, quest'anno andiamo a Pandino con il Pandino? È improbabile che la decisione di Fiat di dare il nome Pandina alla "vecchia" Panda posa cambiare le abitudini degli italiani di darle un genere maschile (contro tutte le regole ufficiali: sappiamo da molti anni che l'auto è femmina (cit. Gabriele D'Annunzio).
Ma le cose stanno così, prendere o lasciare, la Panda diventa Pandina, principalmente per distinguersi dalla Pandona pronta ad entrare in servizio fra pochi mesi, il cui nome ufficiale sarà nuova Panda: più grande, più eco, meno italiana (made in Serbia), sicuramente più cara. Un confine si doveva pur tracciarlo per evitare confusione fra l'originale del 1980 di Giorgetto Giugiaro, prodotta a Pomigliano d'Arco e la futura cittadina prodotta sulla piattaforma smart car. Nelle grafiche diffuse da Stellantis ci tengono comunque a scrivere che la Pandina è fatta in Italia, che è confermato il classico motore mini-Hybrid da 70 CV e che (ma questo lo sappiamo noi) avrà un aggiornamento della plancia e degli ADAS. Non si sa esattamente fino a quando resterà in vita, anche se qualche anno ancora ce l'abbiamo. Io comunque un pensiero per chiamare "Pandino" la Panda ce l'avrei fatto. E voi?
Della Pandona abbiamo parlato nei giorni scorsi corredando l'articolo con alcuni render trapelati da un ufficio brevetti, ma un recente confronto con personaggi ben informati in Stellantis è emerso che la "vera" Pandona non sarà per niente così. Facciamocene una ragione e aspettiamo l'11 luglio 2024 per scoprire il mistero.
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https://www.fiat.com
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