Palmer, McLaren: «Piacere di guida ed esclusività per ogni giorno. Questa è la 570S»

Palmer, McLaren: «Piacere di guida ed esclusività per ogni giorno. Questa è la 570S»
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Nel corso della presentazione internazionale della nuova McLaren 570S, la prima della gamma Sports Series, abbiamo incontrato Andy Palmer il responsabile della neonata gamma d'accesso alla quale prestissimo si aggiungerà anche la 540C
27 ottobre 2015

Portimao - Il lancio della nuova McLaren 570S rappresenta un momento molto importante per McLaren Automotive. Il brand britannico, infatti, completa verso il basso una gamma che sino ad oggi passava dai 650 CV della 650S ai quasi 1000 della P1 passando per i 675 della 675 LT. Non c'era un modello, però, in grado davvero di fare concorrenza a vetture come Audi R8 e Porsche 911 Turbo.

 

Da qui l'esigenza di realizzare la 570S, sempre sulla base del V8 da 3.8 litri e del celebre telaio in carbonio, una vettura dalle dimensioni più compatte ma comunque prestazionale e McLaren fino all'ultimo strato di fibra composita. Di lei e della sorella 540C, che debutterà prossimamente, ne abbiamo parlato con Andy Palmer, responsabile della gamma McLaren Sports Series. 

 

Che macchina è la nuova 570S?
«Prima di tutto si riconosce subito che è una McLaren e questo fa la differenza nel segmento di appartenenza ed è certamente la prima cosa che volevamo da questa nuova gamma di vetture. Ci sono tanti dettagli molto raffinati nella 570S, come del resto nella 540C, ma a differenza delle eredi della 12C non volevamo proporre un'auto con un carico aerodinamico elevatissimo o le prestazioni iperboliche della P1. Questa è una vettura che nasce per essere molto veloce ma allo stesso tempo facile da guidare e da vivere tutti i giorni. Il tutto rimanendo in linea con i prezzi delle competitor di pari potenza e prestigio.» 

perucca palmer mclaren
Il nostro inviato e Andy Palmer, responsabile della gamma McLaren Sports Series, siedono nel telaio a vasca in fibra di carbonio della 570S

 

Senza vederla dal vivo qualcuno potrebbe pensare che si tratti più di un restyling della 12C che di una McLaren completamente nuova e compatta. Non pensate che ci sia questo rischio?
«Come dicevo inizialmente quello che volevamo è che si notasse subito la firma McLaren. Abbiamo lavorato sodo per differenziarla dalla 650S e metro alla mano la 570S è più piccola, più semplice ma allo stesso tempo molto raffinata nelle forme. »

 

Per contenere i costi su cosa avete lavorato?
«Per quanto riguarda la carrozzeria ci siamo spostati da una soluzione completamente in carbonio ad una più semplice in alluminio. In termini di ciclistica non abbiamo le sospensioni attive Kinetic, ma un sistema più tradizionale, e poi mancano tutti i sistemi di aerodinamica attiva che caratterizzano le McLaren di classe superiore.» 

 

Dall'esperienza della 570S arriveranno novità anche per 650S e 675LT?
«Abbiamo lavorato molto su tantissimi dettagli per rendere la vettura più efficiente, pratica e facile da guidare. Anche in termini industriali ci sono delle novità nel processo costruttivo che rimane molto raffinato e curato dai nostri tecnici che ogni giorno a Woking assemblano le vetture in un percorso di 19 stazioni. Ogni volta che si fa una nuova vettura si creano nuovi processi o si migliorano quelli esistenti ed è normale, visto che la linea è condivisa con quella delle altre McLaren, che alcune idee vengano riportate anche negli altri modelli. Ma si tratta per lo più di facilitazioni interne piuttosto che di modifiche visibili alle vetture.» 

La 570S e la 540C nascono con un approccio meno corsaiolo ed estremo rispetto a quello del resto della gamma

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Chi è il cliente tipo di questa vettura?
«Direi che principalmente sono persone che per la prima volta si interessano al nostro mondo, che magari che provengono da vetture come 911 Turbo o Audi R8. Abbiamo comunque anche alcuni ordini da parte di clienti che possiedono già alcune nostre vetture.» 

 

Ci dice quali sono i motivi per scegliere una 570S e non una R8 o una 911 turbo?
«Io non voglio parlare di vetture di altri brand anche perché R8 o 911 sono auto fantastiche e non hanno certamente bisogno di presentazioni da parte mia. Quello che posso dire della nostra nuova 570S, invece, è che si tratta di un'auto davvero eccezionale. Una vera McLaren, con tutto l'heritage e la tecnologia del nostro brand, declinata ad un uso più quotidiano. E' un prodotto davvero speciale e molto piacevole da guidare ma anche da vivere.» 

 

C'è spazio per allargare ancora la gamma verso il basso? Il fatto di realizzare una competitor della 4C o della Cayman non vi intriga?
«L'Alfa Romeo 4C è un'auto sicuramente molto interessante, evocativo, per certi versi ha anche alcune analogie con i nostri prodotti, come nel caso del telaio in carbonio. Oltre ad avere un motore che è metà del nostro, però, quel modello però fa parte di una logica industriale completamente diversa da quella di McLaren Automotive, come del resto è completamente diversa la strategia di Porsche su Cayman. Noi lavoriamo per raggiungere e mantenere un target di 4.000 vetture l'anno. Con un modello più piccolo magari si potrebbe anche andare ben oltre questo numero, e la cosa potrebbe sembrare apparentemente positiva, ma non è quello che vogliamo perché richiederebbe una completa rivisitazione della nostra struttura e grossi investimenti in termini industriali. Cosa che non abbiamo minimamente programmato quando abbiamo dato forma alla nostra attuale gamma. Stiamo lavorando per raggiungere la dimensione che ci siamo prefissati all'inizio del progetto, ci stiamo riuscendo, e sicuramente avremo nuovi modelli nel prossimo futuro. Ma certamente non saranno più compatte della nuova gamma Sports Series.»

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