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Un violento quanto improvviso acquazzone ha ieri colpito Palermo, provocando numerosi allagamenti che hanno sommerso alcune delle principali arterie del capoluogo siciliano. In meno di tre ore la città è stata investita da circa un metro d’acqua.
Centinaia gli interventi di forze dell’ordine e Vigili del Fuoco, alcuni ancora in corso, per salvare i tantissimi automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto rimaste in balia della furia dell’acqua e del fango.
Si è reso addirittura necessario l’intervento delle squadre di sommozzatori per capire se vi fossero vittime tra coloro rimasti bloccati a bordo.
Inizialmente si è pensato che fossero due i dispersi, ma le operazioni condotte dai pompieri durante tutta la notte finora non hanno portato al rinvenimento di alcuna vittima. Le ricerche comunque proseguono e le idrovore sono al lavoro per liberare i sottopassi allagati.
Sotto accusa il sistema fognario del capoluogo siciliano, che come in altri episodi simili accaduti in passato non ha retto all’impatto della bomba d’acqua.
Il sindaco Leoluca Orlando ha commentato: «Oltre un metro di pioggia è caduta oggi a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno. Una pioggia che nessuno, nemmeno i metereologi che curano le previsioni nazionali, aveva previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione Civile era stata emanata per la nostra città. Se l'allerta fosse stata diramata, sarebbero state attivate le procedure ordinarie che, pur nella straordinarietà degli eventi di oggi, avrebbero potuto mitigare i rischi».