Pagani, in programma una hypercar totalmente elettrica

Pagani, in programma una hypercar totalmente elettrica
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Dovrebbe arrivare nel 2024, ovvero 3 anni dopo l'erede della Huayra, che tra le altre cosa sarà dotata di sistema ibrido
12 marzo 2019

Eh sì Pagani è a pochi passi dal mondo delle auto a 0 emissioni, ma non temete, non si tratterà di certo di utilitarie a basso costo, bensì di hypercar che porteranno su strada tecnologie mai viste all'interno del settore. La notizia arriva dal Salone di Ginevra, dove il costruttore di San Cesario sul Panaro ha rapito tutti gli sguardi con la celebrazione dei 20 anni della Zonda, esponendo l'esemplare andato distrutto nei crash test e successivamente restaurato

Dietro le quinte del palco, però, Horacio ha dichiarato le intenzioni dell'azienda per i prossimi anni. Secondo i piani prima della EV ci sarebbe una nuova supercar pronta a sostituire la Huayra, che vedrà il suo capitolo conclusivo con la BC Roadster, pronta a essere presentata la prossima estate. Nello stesso periodo Pagani presenterà anche un nuovo V12 biturbo, sviluppato in collaborazione con AMG, che troverà posto proprio nell'erede della Huayra

Come, direte voi. Se da una parte è vero che Mercedes non produrrà più il V12 della classe S, dall'altra si può stare tranquilli visto che i V12 fatti su misura per Pagani non hanno niente a che vedere con questo propulsore. Chiedete poi ad Horacio se ha intenzione di optare per un downsizing e vi risponderà no; chiedeteli se vuole tornare indietro all'aspirato e vi risponderà no; chiedete se ha intenzione di inserire un boost elettrico all'interno della nuova auto e la risposta sarà sempre no. "I nostri piani per l'elettrificazione sono più grandi di questo".

Una sfida enorme, quindi, dal punto di vista tecnico economico e anche filosofico-commerciale. Partiamo da quest'ultimo punto, perché potrebbe essere il più spinoso dei 3, dal momento che per adesso nessuno dei clienti e dei rivenditori vuol sentire parlare di un'auto elettrica con lo stemma Pagani sul cofano. "Nessuno è interessato, per noi questa è una grande sfida, perché non c'è qualcuno che ci stia chiedendo di farlo". Non solo, a differenza di Pininfarina che ha usato la base Rimac per la sua Battista, Pagani non condividerà la tecnologia elettrica con nessun altro costruttore. "Per il momento siamo gli unici proprietari del progetto. Pagani non è un gruppo, al 96% la compagnia è ancora di proprietà familiare. Possiamo decide con quale partener collaborare, per adesso rimane tutto in casa."

La vera sfida in questo caso è un argomento molto caro a Horacio, ovvero il contenimento del peso. "Un'auto come la Rimac Concept 2 è molto potente, ma tremendamente pesante, un po' come la Bugatti Chiron. La Nostra Huayra ad esempio è molto leggera e riesce a generare più forza G. La vera sfida, quindi, è costruire un'auto elettrica leggera. Leggera, bella e con molti dettagli." 

Non ci sono ancora dettagli precisi ma a quanto pare Pagani è avanti di 2 anni e mezzo nello sviluppo della vettura che potrebbe cominciare a muovere i primi passi come prototipo tra non molto. Attualmente la cifra stimata per lo sviluppo delle batterie, che dovrebbero basarsi sulla tecnologia a ioni di litio, è sui 20 milioni di euro

 

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