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E’ probabile che la Pagani Huayra possa non solcare le strade statunitensi prima dell’anno 2015, infatti l’agenzia preposta alla sicurezza stradale americana – NHTSA – non ha potuto omologare la supercar italiana in quanto non equipaggiata con airbag tarati su peso e statura degli occupanti come lo standard USA impone.
Tale dispositivo di sicurezza è infatti obbligatorio dal 2004 negli States, anche se per le vetture prodotte in un numero inferiore alle 10.000 unità all’anno (quindi praticamente ogni supercar) si è sino ad ora “chiuso un occhio”.
Ciò per via dei tempi necessari ai costruttori per adeguare le proprie vetture agli standard che le leggi federali impongono. Anche Pagani ha quindi chiesto una deroga di due anni al Governo americano, ma l’agenzia per la sicurezza non si è resa disponibile a rilasciare un “nulla osta”, precisando inoltre che tale severità sarà imposta anche a tutti gli altri costruttori negli anni a venire.
Il Dipartimento dei Trasporti statunitense ha infatti dichiarato: "I costi derivati dalla soddisfazione dei requisiti richiesti sono costi che tutti coloro che entrano nel mercato automobilistico degli Stati Uniti devono aspettarsi di sostenere. E, dato il lasso di tempo da quando i requisiti per gli air bag avanzati sono stati fissati non è più nel pubblico interesse continuare a garantire esenzioni".
Pagani contava moltissimo sul poter giungere il prima possibili sul mercato statunitense, in quanto l’attuale produzione di 25 vetture (Huayra) all’anno, sarebbe potuta praticamente raddoppiare crescendo fino a 45 esemplari annui, dai cui ricavi il costruttore avrebbe potuto ottenere i soldi necessari allo sviluppo del suddetto airbag.