Auto blu in calo del 6,3% dall'inizio del 2013

Auto blu in calo del 6,3% dall'inizio del 2013
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La Sicilia, nonostante una sensibile riduzione dal 2012, è al primo posto con 763 auto blu, seguono la Campania 547, seguono la Lombardia 544 e la Puglia con 482
1 luglio 2013
I tagli delle auto in uso alla Pubblica Amministrazione, contenuti nella Legge di Stabilità del 24 dicembre 2012 n.228, stanno iniziando farsi notare anche a livello statistico. Nei primi 5 mesi del 2013, infatti, il numero delle auto in uso alla P.A. è calato del 6,3%.
 
La quota di auto blu (cioé quelle di rappresentanza) è di 6.723 unità, pari all'11,8% del totale, cui vanno aggiunte parte delle 124 auto blu in forza agli organi costituzionali, non soggetti alla rilevazione. La massima concentrazione è nei Comuni (38,9% sul totale auto blu), nella Pa centrale (22,4%), nelle Asl (11,6%) e nelle provincie (8,0%). Il rapporto tra le auto blu e il parco macchine della Pa risulta ancora particolarmente alto al Sud, in particolare in Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, dove le percentuali sono comprese fra il 25,5% e il 27,1% a fronte di una media nazionale dell'11,8%.
 
Per quanto concerne i numeri assoluti delle amministrazioni locali, la Sicilia, nonostante una sensibile riduzione dal 2012, è al primo posto con 763 auto blu, seguono la Campania 547, seguono la Lombardia 544 e la Puglia con 482.
 
Nei primi 5 mesi dell'anno 2013, le nuove acquisizioni sono state 236, di cui 57 per auto blu; le dismissioni sono state 2.933, di cui 479 di auto blu. Per quanto riguarda le nuove acquisizioni, solo il 41,9% è avvenuto attraverso un acquisto in proprietà: infatti, 134 unità sono state acquisite in leasing/noleggio e 3 in comodato. 
 
Riguardo alla cilindrata, il 90,3% delle nuove acquisizioni delle auto è inferiore ai 1.600 cc. Delle acquisizioni di auto blu, 50 riguardano la Pa locale e 7 la Pa centrale. Le auto di proprietà delle amministrazioni rappresentano l'82,3% del totale.
 
Le pubbliche amministrazioni locali possiedono il 92,1% delle vetture pubbliche, a fronte del 7,9% detenuto dalle amministrazioni centrali. Il 42,5% va ai Comuni, il 30,4% alle Asl e Aziende ospedaliere, mentre il 4,2% alla Pa centrale in senso stretto (ministeri, enti previdenziali, università, enti pubblici).
 
Fonte: Ansa
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