Oscar Giannino: «Accise in aumento, il superbollo resta. Lavoriamo sul resto, ce la possiamo fare»

Oscar Giannino: «Accise in aumento, il superbollo resta. Lavoriamo sul resto, ce la possiamo fare»
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In occasione di Automotive Dealer Day 2016 il giornalista economico Oscar Giannino ha delineato alcuni scenari possibili per il futuro dell’auto in Italia. E le notizie, ancora una volta, non sembrano buone
18 maggio 2016

Verona - In occasione di Automotive Dealer Day 2016 il giornalista economico Oscar Giannino ha delineato alcuni scenari possibili per il futuro dell’auto in Italia. E le notizie, ancora una volta, non sembrano buone.

L'auto è ancora il futuro, ma il fisco fa finta di non saperlo

«Chi sosteneva che l’auto era diventata un prodotto maturo, a fine corsa, si sbagliava di grosso. L’ho sempre pensato, è da anni lo ribadisco. E lo dimostra la rivoluzione che è in atto nel mondo dell’automobile. La tecnologia, la mondializzazione, il valore aggiunto: sono sfide enormi e affascinanti che investono il mondo dell’auto. Tutto questo è il futuro, altro che prodotto maturo!»

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Il mondo dell’auto, l’intera filiera, dai ricambi all’acquisto, fino alle varie tasse, genera il 16,5% delle entrate tributarie italiane

«Nonostante questo il fisco continua a considerare l’auto come se non fosse un prodotto innovativo. Il mondo dell’auto, l’intera filiera, dai ricambi all’acquisto, fino alle varie tasse, genera il 16,5% delle entrate tributarie italiane.  Una cifra folle, figlia di un’idea del passato».

Accise in aumento, superbollo al suo posto

«Purtroppo lo scenario per il futuro non sembra destinato a migliorare. Con la fusione tra Ferrovie dello Stato e Anas, prevista dalla Legge di stabilità, sappiamo già che aumenteranno, per l’ennesima volta, le accise sui carburanti».

Non mi aspetto che il governo sia intenzionato ad imporsi sul tema del superbollo, che è politicamente molto sensibile

«Un governo ragionevole avrebbe il coraggio di presentarsi davanti ai cittadini con le slide, visto che vanno tanto di moda, spiegando gli effetti del superbollo sulle auto “performanti”. Un provvedimento che è stato un disastro madornale per il Paese, che ha regalato a svizzeri, austriaci e tedeschi vantaggi di cui francamente non sentivamo il bisogno. Purtroppo non mi aspetto che il governo sia intenzionato ad imporsi su questo tema, che è politicamente molto sensibile».

Servono misure strutturali

«Su tutto il resto però c’è bisogno di elaborare un pacchetto di misure fiscali permanenti. Dal momento che le accise sono destinate a salire, la mia proposta è di intervenire sul bollo ordinario, l’iva, l’aumento delle detrazioni fiscali anche per acquisti da parte di privati».

Dobbiamo tornare a credere che l’auto è un bene accessibile anche per chi non ha mamma e papà alle spalle

«L’aumento stimato della domanda di consumo in Italia è intorno all’1% nel 2016. Non ci vuole uno scienziato per capire che una crescita del mercato auto intorno al 20% non sia credibile. Sanno tutti che sono dati drogati dalle Case auto che spingono a fine mese per immatricolazioni forzate. Dobbiamo lavorare su quello che realisticamente si potrà portare a casa. Misure durature nel tempo e valide per tutti. Questo ha bisogno l’Italia per ricostruire la sua capacità di consumo e per tornare a credere che l’auto è un bene accessibile anche per chi non ha mamma e papà alle spalle».

Possiamo farcela, la nostra passione non ha eguali

«Sono sicuro che possiamo farcela. L’Italia non ha solo la forza dell’esportazione dalla sua parte. Le sue eccellenze nella storia nascono sempre da una passione umana che non ha eguali nel mondo. Io ci credo in questa nostra particolarità, possono anche ammazzarmi di tasse e di vincoli amministrativi. Ma continuerò ad essere convinto che i nostri imprenditori sono combattenti, anche se non indossano la divisa, perché capaci di enormi sacrifici per amore e passione».

 

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