Ops, ho sbagliato tutto: otto modelli di auto che dovevano spaccare e invece...

Ops, ho sbagliato tutto: otto modelli di auto che dovevano spaccare e invece...
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L’industria automobilistica è nota per le sue innovazioni, ma non tutte le idee si trasformano in successi. A volte, persino i giganti del settore commettono errori clamorosi, lanciando auto che si rivelano autentici disastri commerciali o tecnici. Ecco una carrellata delle gaffe più epiche della storia delle automobili, vuoi per lo stile, vuoi per le qualità tecniche
4 aprile 2025
Una Edsel Corsair del 1960 da Wikipedia
Una Edsel Corsair del 1960 da Wikipedia

Edsel (Ford)

Con un investimento di circa 400 milioni di dollari (equivalenti a miliardi oggi), la Ford sperava che l'Edsel diventasse il suo fiore all’occhiello. Tuttavia, il design controverso, con la caratteristica griglia a "collare di cavallo", non piacque al pubblico. Inoltre, problemi di qualità e prezzi troppo alti rispetto alla concorrenza decretarono il flop. Solo 118.000 unità furono vendute in tre anni, lasciando un segno indelebile nella storia dei fallimenti automobilistici.

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DeLorean DMC12 (da Wikipedia)
DeLorean DMC12 (da Wikipedia) https://it.wikipedia.org/wiki/DeLorean_DMC-12

DeLorean DMC-12 (1981-1983)

Diventata un’icona grazie al film Ritorno al futuro, la DeLorean DMC-12 fu un fallimento commerciale al momento del lancio nel 1981. L’auto, con le sue famose portiere ad ali di gabbiano e la carrozzeria di acciaio inossidabile, era afflitta da prestazioni mediocri e problemi di affidabilità. La produzione cessò dopo soli 9.000 esemplari, portando l'azienda al fallimento. Eppure era stata disegnata niente meno che da Giorgetto Giugiaro e la scelta dei motori molto dibattuta passando da un V6 Ford a un L4 Citroen fino ad un V6 PRV  (Peugeot-Renault-Volvo). Nel 2017 la rivista Time l'ha inclusa nella lista delle Peggiori 50 auto del mondo.

Pontiac Aztek 2001
Pontiac Aztek 2001 By IFCAR - Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3605337

Pontiac Aztek (2001-2005)

Questa auto è speciale, perché è stata giudicata unanimemente una delle auto più brutte mai prodotte. La Pontiac Aztek è un caso da manuale di design che non incontra i gusti del mercato. Nonostante fosse spaziosa e pratica, il suo aspetto sgraziato fece scappare i potenziali acquirenti. Con vendite ben al di sotto delle aspettative, la Aztek contribuì alla chiusura del marchio Pontiac nel 2010, che pure aveva dato vita a modelli di successo come la Firebird Trans Am, la famossissima Supercar KITT.

Trabant (da Wikipedia)
Trabant (da Wikipedia) By Max Schwalbe - Own work, CC BY-SA 4.0

Trabant (1957-1991)

Questo modello è l'essenza stessa della Germania Est, riprodotta centinaia di volte anche sul Muro di Berlino e famosa per le soluzioni che a suo tempo aveva dovuto adottare anche a causa della scarsità di materiali della Repubblica Democratica Tedesca, in particolare la carrozzeria in Duroplast, un materiale simile alla plastica fatto con scarti di lavorazione degli abiti. Sebbene fosse economica, la sua tecnologia vecchia, il motore a due tempi altamente inquinante e le prestazioni scadenti l'avevano resa obsoleta molto prima della caduta del Muro di Berlino nel 1989. Oggi è vista come un simbolo di un’epoca ormai passata, ma non mancano i club e gli amatori.

Fiat Multipla (1998-2010)

La Fiat Multipla, sebbene fosse spaziosa e incredibilmente pratica, è stata criticata per il suo design insolito e poco attraente. Il frontale, con i fari posizionati sopra la griglia, ha generato reazioni contrastanti. Nonostante le sue notevoli qualità come auto familiare, il design stravagante ha limitato il suo appeal, rendendola una sorta di meme automobilistico. Si cercò di migliorare il suo aspetto con il restyling del 2004, ma, incredibilmente, il risultato fu anche peggio e gli estimatori di oggi in Italia, che non sono pochi, dicono che in fondo il disegno originale di Roberto Giolito era il migliore.

Zastava Yugo (1985-1992) e Innocenti Koral

Prodotta in Jugoslavia a metà degli anni '80 e venduta come una delle auto più economiche al mondo, la Yugo era tanto economica quanto inaffidabile. Per un certo periodo (1991-1992) la Fiat le vendette anche in Italia come Innocenti Koral, dopo che era divenuta proprietaria del marchio di via Rubattino. Come molte auto costruite nell'est Europa, la Koral era afflitta da frequenti problemi meccanici e la scarsa qualità costruttiva la resero un bersaglio di barzellette e lamentele. Incredibile ma vero, venne anche esportata negli Stati Uniti come Yugo GV con un breve iniziale successo di vendite, la reputazione negativa la condannò rapidamente.

Chevrolet Vega GT da Wikipedia
Chevrolet Vega GT da Wikipedia

Chevrolet Vega (1970-1977)

La Chevrolet Vega fu un tentativo (fallito) della General Motors di competere con le auto compatte straniere, in particolar modo le giapponesi che iniziavano a farsi strada negli USA. Tuttavia, problemi di corrosione, affidabilità e motori difettosi ne rovinarono la reputazione. Nonostante il prezzo accessibile, i consumatori persero fiducia nel modello, portandolo a una fine anticipata rimenendo in produzione solo per sette anni. In questo caso il problema non era tanto lo stile, che non era nemmeno da buttare ma la poca cura per l'affidabilità e anche il fatto di avere solo un motore a 4 cilindri, cosa che per il mercato USA di allora era poco immaginabile per un modello sportivo. Forse è per questo che ad un certo punto venne realizzata una versione Cosworth, ma non servì a risollevare le sorti del modello. 

Subaru SVX By Charles01 CC BY-SA 3.0
Subaru SVX By Charles01 CC BY-SA 3.0 By Charles01 - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15019378

Subaru SVX (1991-1996)

Una Subaru molto particolare  a 2 porte che in quel periodo stava cercando di entrare nel segmento delle auto di lusso con un design davvero particolare e lo fa con lo stile di Giorgetto Giugiaro che aveva creato la concept. La parte superiore della porta aveva un doppio vetro, in parte fisso e in parte discendente. La Subaru SVX era un'auto dallo stile peculiare ma troppo costosa rispetto al suo target di mercato, che è sempre stato indirizzato alle station wagon. La complessità tecnica e i costi di manutenzione elevati contribuirono al flop, nonostante fosse apprezzata dagli appassionati e oggi molto rara da trovare. Il suo motore, un sei cilindri boxer da 3,3 litri, ha una straordinaria somiglianza con il flat-six Porsche.

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