Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Dopo il decreto del scorso aprile, una seconda lista di 44 opere pubbliche da sbloccare mediante il commissariamento, per un valore complessivo di 13,2 miliardi di euro, è stata inviata alle Camere per acquisire il parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti.
Per accelerare la realizzazione di questa seconda tranche di opere è prevista la nomina di 13 commissari straordinari.
Lo schema di provvedimento, predisposto dal Mims (Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili) in attuazione della cosiddetta legge “sblocca-cantieri” del 2019, segue la prima lista di 57 opere già commissariate per un valore di 83 miliardi di euro e per le quali sono già online i rispettivi cronoprogrammi.
Se il Parlamento esprimesse parere favorevole, diventerebbero così oltre cento (per la precisione, 101) le opere oggetto di attenzione commissariale, per un valore complessivo di 95,9 miliardi di euro, di cui 28,7 al Nord (30%), 27,2 al Centro (28%) e 40 al Sud (42%).
Nella nuova lista, in particolare, sono previsti 18 interventi sulla rete stradale, 15 infrastrutture ferroviarie, 2 opere di trasporto rapido di massa per migliorare la mobilità urbana a Roma e Catania e 9 per presidi di pubblica sicurezza.
La maggior parte degli interventi sono di rilevanza locale o regionale, per cui dovranno essere opportunamente acquisite 15 intese con i Presidenti delle regioni interessate; per la ripartizione territoriale delle nuove opere proposte al Parlamento, 15 sono al Nord (per 7,1 miliardi di euro), 16 al Centro (2,4 miliardi) e 13 al Sud (3,7 miliardi).
«Con questo secondo elenco presentato al Parlamento - ha detto Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - manteniamo l’impegno di velocizzare la realizzazione di opere attese da anni e di creare un sistema di verifica sullo stato di attuazione tramite la pubblicazione sul sito del Ministero dei relativi cronoprogrammi e degli stati di avanzamento. I Commissari, figure di alta professionalità tecnica e amministrativa e già attive in strutture pubbliche, potranno attivare procedure accelerate e semplificate, anche in deroga al codice degli appalti, ma nel rispetto delle regole a tutela dell’ambiente e del paesaggio e potranno contare sul supporto dell’unità di contatto creata presso il Ministero. Parallelamente, con il nuovo decreto sulle semplificazioni, abbiamo aperto una nuova pagina velocizzando e “reingegnerizzando” i processi autorizzativi e attuativi per realizzare le opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza e non solo. In futuro, il ricorso ai commissariamenti dovrà essere un evento eccezionale, perché le nuove procedure dovrebbero permettere di realizzare le opere nei tempi previsti».
Le opere stradali proposte per il commissariamento sono finalizzate ad agevolare la connessione con le aree interne del Paese, ad adeguare la viabilità ai mutati fabbisogni di trasporto e ad aumentate la sicurezza delle infrastrutture.
Si tratta di sei interventi al Nord (1,6 miliardi di euro), quattro al Centro (0,5) ed otto al Sud (2,1), per un totale 4,2 miliardi di euro; sono previsti, tra gli altri, interventi sulla SS28 Tangenziale di Mondovì, sulla SS64 Porrettana, sulla SS80 Gran Sasso d’Italia, sulla SS372 Telesina, sulla SS268 del Vesuvio, sulla ‘Aurelia bis’ in Liguria.
Nel settore del trasporto pubblico locale, le opere da commissariare riguardano la metropolitana di Catania con il prolungamento fino all’aeroporto di Fontanarossa, e il potenziamento di linee tranviarie a Roma.