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Lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino, dopo mesi di preoccupazioni e incertezze sul futuro, ha ricominciato la produzione seppur in un unico turno di lavoro dalle sei del mattino alle quattordici. Il Covid19 e la crisi economica, infatti, hanno fatto sì che si dovesse ricorrere a cassa integrazione e tagli dei carichi di lavoro, con inevitabile riduzione di personale. Almeno fino a quando la produzione della nuova Maserati Grecale non sarà assegnata proprio allo stabilimento di Cassino. Ma intanto, a tenere banco è l’agitazione del personale proprio di quello stabilimento, che in questi giorni ha avviato uno sciopero per protestare contro una decisione dell’azienda.
Il turno di lavoro, infatti, prevedeva l’uscita anticipata alle 13,30 sotto forma di pausa pranzo, ma la nuova organizzazione, che di fatto non prevede turni ulteriori oltre le 14, ha fatto propendere l’azienda verso un orientamento diverso: lavorare fino a fine turno prima del rompete le righe. Il tutto per recuperare le inefficienze degli impianti”. Per questo la Flmu Cub di Cassino ha dichiarato mezz’ora di sciopero e l’uscita anticipata dei lavoratori, che al momento sono circa 500, dallo stabilimento. Non è dato sapere, però, se il provvedimento ha carattere provvisorio o meno e, al momento, nemmeno se Alfa Romeo, dopo la mobilitazione del personale, intenderà tornare sui suoi passi.