Opel: settimana corta per evitare i licenziamenti

Opel: settimana corta per evitare i licenziamenti
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La Casa di Rüsselsheim ha introdotto la settimana corta per migliaia dei suoi dipendenti, che dovranno così rinunciare fino al 6% dello stipendio in busta paga. Una scelta difficile che però salvaguardia tutti i posti di lavoro
23 agosto 2012

L’industria automobilistica sta attraversando un periodo molto difficile, in gran parte dovuto alla pesantissima crisi economica e finanziaria che ha provocato il crollo della domanda di nuove automobili, in modo particolare in Europa, dove anche a luglio si è registrato un ennesimo calo nelle vendite, pari all’8,2%.

Tutti i costruttori, specialmente quelli che possiedono i principali stabilimenti di produzione nel Vecchio Continente, si trovano a dover affrontare grandi problematiche, con la necessità di continuare a fare grandi investimenti nonostante la crisi economica imperante, per immettere sul mercato sempre nuovi modelli e l’esigenza di salvaguardare i posti di lavoro.

Opel per esempio, ha annunciato che a partire da settembre molti dei suoi dipendenti riceveranno meno soldi in busta paga, in seguito alla decisione del Gruppo di introdurre la settimana corta per migliaia di lavoratori.

La misura, presa per evitare i licenziamenti dei lavoratori, costringerà i dipendenti a rinunciare fino al 6% del compenso netto mensile. Sembra soddisfatto il Presidente del Consiglio di fabbrica Wolfgang Schaefer-Klug, cha ha definito tale provvedimento una decisione molto difficile da accettare, ma in ogni caso capace di garantire il mantenimento dei posti di lavoro.

La misura riguarda, nel quartier generale di Russelsheim, 3.500 dipendenti del settore produttivo e 3.300 amministrativi, mentre la fabbrica di Kaiserslautern manda in settimana corta 2.500 impiegati. Non vengono toccati dal provvedimento i 7.000 dipendenti del centro di sviluppo della sede principale.

Una decisione necessaria ma resa ancora più amara dal fatto che è stata annunciata proprio nel giorno in cui il marchio tedesco ha festeggiato i 150 anni dalla sua fondazione.

Fonte: Ansa

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