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Non è, purtroppo, una novità. Il modo di intendere le multe per le infrazioni del Codice della Strada da parte di molti Comuni d'Italia è uno solo: fare cassa. La legge, tuttavia, prevede una destinazione diversa rispetto all'uso oramai abituale di tali somme di denaro, ovvero l'impiego nelle opere di sicurezza stradale, come la manutenzione del manto stradale, degli arredi e della cartellonistica.
Per far si che anche i Comuni si adoperino in tal senso, l'Onorevole Simone Baldelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati, si è fatto – per la seconda volta, dopo una precedente bocciatura – primo firmatario di un disegno di legge volto ad obbligare gli enti locali ad indirizzare i fondi ricavati dalle multe ad effettivi lavori per la sicurezza delle strade.
«Ho presentato una mozione sottoscritta da colleghi di moltissimi gruppi parlamentari, da SEL a Lega Nord, passando per Scelta Civica e Forza Italia. Vogliamo impegnare il Governo a stabilire sanzioni reali per i comuni inadempienti» commenta Baldelli.
«I soldi destinati alla sicurezza stradale devono essere impiegati nella sicurezza stradale. Le multe dei comuni, quando non rispettano gli obblighi di legge, sono una truffa: gli autovelox sono un modo per mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Se un cittadino viola il codice della strada, è giusto che gli venga recapitata una multa, ma lo stesso deve avvenire anche per i comuni, ma fino ad ora non si è indagato e non è stato sanzionato alcuno.»
I soldi ricavati dalle multe vanno verso una direzione sbagliata: sagre di paese, cene, fondazioni o opere di consiglieri di maggioranza
Più che agire per la sicurezza effettiva dei cittadini, si tratta di un modo come un altro per mettere le mani su un bottino importante.
«Si tratta veramente di una quantità di denaro impressionante. Stiamo assistendo ad un comportamento illecito ma non sanzionabile da parte dei comuni. Tutti questi soldi sono sottratti alla sicurezza stradale: alla manutenzione del manto, dei cartelli, dei guard rail, dei controlli di varia natura. Ne fanno irrimediabilmente le spese gli automobilisti. I soldi ricavati dalle multe vanno verso una direzione sbagliata: sagre di paese, cene, fondazioni o opere di consiglieri di maggioranza. La maggior parte dei comuni sembrano infischiarsene della sicurezza, la vedono non come uno strumento per proteggere la comunità, bensì per guadagnarci. Se lo Stato o le Regioni tagliano loro dei fondi, che si lamentino con il Governo.»
L'A.s.a.p.s., tramite uno studio, ha rilevato un aumento delle morti sulle strade rispetto agli ultimi due anni.
«La stessa ACI ce lo dice, sono numeri negativi. L'aumento degli incidenti stradali è anche da imputarsi all'utilizzo improprio dei fondi destinati alla sicurezza stradale e ricavati attraverso le multe. Anziché occuparsi della manutenzione, si preferisce rifare la facciata dei municipi, o della stazione.»
Vogliamo essere informati sull'evoluzione del percorso del suo progetto
«Spero si riesca a calendarizzare il tutto quanto prima. Ringrazio tutti colori che stanno dando eco a questa battaglia. Dobbiamo dire basta alla figura dell'automobilista silente, che subisce pressioni da ogni parte. Chi si trova alla guida di un veicolo,a due o quattro ruote, si trova sempre tartassato da accise sui carburanti, l'iva all'acquisto, assicurazioni, tasse di circolazione. Se anche gli strumenti messi a disposizione della sicurezza stradale vengono impiegati per altro, non ne riusciamo a venire a capo.»