OiLibya Rally Marocco. VM Tecnosport: ecco la macchina di Biasion

OiLibya Rally Marocco. VM Tecnosport: ecco la macchina di Biasion
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Giuliano Airoldi, Team Manager della Squadra Tecnosport, ha il non facile compito di portare al battesimo del fuoco il Progetto VM-Tecnosport. Biasion e una vettura che punta all’élite delle auto da Rally | <i>P. Batini, Marocco</i>
4 ottobre 2014

Erfoud - Dopo Miki Biasion, è la volta di Giuliano Airoldi, Team Manager Tencosport, che ci illustra le caratteristiche tecniche e “storiche” della VM Tecnosport, l’auto che è il punto di arrivo, o meglio sarebbe dire di partenza, di un progetto interessante e ambizioso. Il Progetto e l’accordo di collaborazione tra Tecnosport e VM può essere considerato come il “premio alla carriera” del team che fa capo a Maurizio Traglio.

 

Per prima cosa mappiamo esattamente questo Progetto. La macchina. Cos’è?
«Documenti. La sigla della vettura è VM-Tecnosport. Sostanza. La VM-Tecnosport ha un telaio tubolare, che avevamo già sperimentato, nel quale, diremmo, finalmente viene inserito un motore competitivo. Con la motorizzazione che avevamo utilizzato prima non avevamo avuto i riscontri che ci aspettavamo. Quindi, intanto c’è un salto di qualità della motorizzazione, e poi un salto di qualità anche del Team, che ha così la possibilità di contare sul supporto tecnico del costruttore del motore, VM, oggi fondamentale. Un salto tecnico e un salto di Squadra».

 

Un’auto collegata anche alla tradizione e all’esperienza del Team di Maurizio Traglio, ma anche una novità assoluta
«Assolutamente sì. Questa macchina è lo sforzo di Tecnosport di fare il suo ingresso nella T1, nel prototipi. Non più soltanto come espressione della volontà del “Patron”, di correre cioè con una vettura che piaceva alle sue caratteristiche di guida, ma con la volontà di offrire ai clienti sportivi un mezzo competitivo a tutti i livelli».

 

Quel è il programma, almeno in ipotesi?
«Il programma della VM-Tecnosport è intanto focalizzato sul raccogliere tutte le esperienze necessarie per farla correre l’anno prossimo nel maggior numero possibile di rally di Coppa del Mondo, in modo da poter essere schierata alla Dakar 2016, magari in una perfetta sinergia con VM e con un contributo degli sponsor che ci consenta di eccellere».

miki biasion rally marocco (11)
Il cuore pulsante è il V6 diesel che abbiamo conosciuto su Jeep Grand Cherokee e Maserati Ghibli

 

Naturalmente è il primo approccio. Che risultati, almeno a livello di prima sensazione, avete ricavato dalle prime uscite della macchina?
«Le sensazioni sono molto buone, almeno a giudicare dall’espressione del Pilota. Miki Biasion è un pilota che sorride, ed è contento della macchina. Certamente abbiamo da lavorare. Per esempio sulla rapportatura del cambio, non abbiamo la combinazione giusta e la macchina sarà limitata nelle prestazioni per questo. Naturalmente i responsi più importanti verranno dalle giornate di gara del OiLibya del Marocco. Il motore ha girato al banco ed è stato sottoposto a ogni genere di “supplizio” teorico per giornate intere, ma è chiaro che la corsa è il banco di prova più importante».

 

Parliamo del motore.
«Si tratta del 3.000 V6 di VM, che equipaggia vetture di serie come la Maserati Ghibli e il Grand Cherokee. È un motore che è già prodotto in diecine di migliaia di esemplari ed è apprezzato in tutto il mondo. Una delle sue caratteristiche più importanti è la coppia, forse la più elevata tra i propulsori della stessa categoria. In questo impiego, per il momento, è in una configurazione assolutamente di serie, ma già così si presenta come uno dei motori più performanti anche nella categoria da corsa».

È un motore che è già prodotto in diecine di migliaia di esemplari ed è apprezzato in tutto il mondo

 

E il telaio?
«È una nostra realizzazione, progettata da un partner emiliano, la Procomec, che sperimentiamo ormai da un paio di anni. È concepito più per offrire più doti di rigidità e resistenza che di performance pura, ma offre anche grandi qualità di guidabilità e ha già ottenuto risultati eccellenti, nelle Baja ma anche al Faraoni, dove Traglio ha ottenuto il secondo posto. Sulla falsariga dell’evoluzione del motore VM, vorremo certamente evolvere anche il telaio in chiave ancor più competitiva».

 

Immagini ApPhotosport
 

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