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Scegliere l’auto giusta per le proprie esigenze non è mai cosa facile: i prezzi, inutile negarlo, rendono la riflessione obbligatoria prima di portarsi a casa un nuovo veicolo e sono sempre più gli interrogativi che rimangono rispetto alle risposte che arrivano durante le visite ai vari showroom. Noi di Automoto.it abbiamo pensato di confezionarvi una guida pronta all’uso per aiutarvi nel processo decisionale, andando ad analizzare nel dettaglio le 10 auto più vendute in Italia.
Oggi partiamo dall’intramontabile Fiat Panda, un modello che ha fatto a pieno titolo la storia dell’automobilismo italiano e che, nei quasi 42 anni di presenza sul mercato, è riuscita a superare le 8 milioni di unità vendute, cifre davvero da record.
Se, da una parte, la Panda 4x4 d’epoca sta diventando un cult, con quotazioni in costante ascesa, il mercato del nuovo non è da meno e nei primi 4 mesi del 2022 sono stati 29.805 gli esemplari venduti in Italia. Perché è così amata? Prima di tutto, il prezzo convince parecchio e per chi, giocoforza deve tenere un occhio puntato anche sul portafogli, i 15.000 euro di partenza non sono affatto male, soprattutto quando si parla di motorizzazioni ibride.
Ibrida sì (Mild-Hybrid a 12V), ma anche GPL, metano o solo benzina, con quest’ultima versione disponibile solamente per la versione 4x4. Insomma, ce n’è un po’ per tutti i gusti e non è un plus da sottovalutare, soprattutto quando si tengono in considerazione le varie esenzioni, bonus per l’acquisto e divieti di circolazione.
Parliamo dei consumi: assolutamente non male. Nel ciclo misto la motorizzazione ibrida è particolarmente parsimoniosa e dichiara un consumo medio di 4,9 litri per 100 km. Consumi un po’ meno parchi per la versione GPL, dichiarati in 7,4 litri per 100 km e per la 4x4 che con il TwinAir bicilindrico fa salire i consumi a 5,7 litri per 100 km. Per qunato riguarda invece la motorizzazione a metano, Fiat dichiara 3,1 kg/100 km nel ciclo combinato.
Come va? La manovrabilità in città è ottimale grazie a uno sterzo preciso e ai comandi leggeri, fuori dalle mura cittadine, invece, la guida sportiva non è il suo forte a causa delle sospensioni morbide e dei propulsori non particolarmente brillanti.
Le finiture non sono al top come è quasi normale aspettarsi in relazione al prezzo ma l’abitabilità è buona, anche se gli adulti che siedono sui sedili posteriori sono un po’ sacrificati. Il quinto posto è optional, ma la nota positiva è che, a differenza ad esempio della Ypsilon (prima del 2011) o della 500 (che al massimo ha la "3+1"), per parlare della concorrenza interna, la Panda è dotata di 5 porte. Con il nuovo display dell’infotainment la Panda ha ricevuto un upgrade che la fa quasi stare al passo con la concorrenza. Badate bene però, lo schermo da 5 pollici è optional, così come quello da 7 pollici, dotato di Apple Car Play e Android Auto. Quest’ultimo è disponibile solo per la versione Cross.
Bagagliaio: La capacità di carico, anche quando si parla di una city car, non è un dato da sottovalutare. La Panda offre 225 litri in modalità standard e 870 litri con i sedili reclinati. Insomma, c’è tutto lo spazio a disposizione per la spesa ma anche per qualche gita fuoriporta. Grazie all’ingresso abbastanza ampio, caricare oggetti ingombranti, come un passeggino, non è un’impresa impossibile.
Per la legge dei grandi numeri, qualche difetto dovrà pur saltar fuori e così, sbirciando tra i vari forum online, pare che questa generazione di Panda sia tendenzialmente affidabile, eccezion fatta per il piantone dello sterzo, elettronico, che ogni tanto può dare qualche grattacapo. Fortunatamente, non essendo un'auto particolamente complessa, la spesa per la riparazione, tendenzialmente, non è troppo esosa.
L’unico vero difetto della Panda, invece, sono… le 0 stelle nei crash test EURO NCAP. Se da una parte, nel 2011, le stelle erano state ben 4, ripetendo i test 7 anni dopo, il risultato ha subito un tracollo importante.
Significa che non è un’auto sicura? Sì e no. In questi anni gli sviluppi in materia di sicurezza, sia attiva che passiva, sono stati incessanti, dall’adozione di sistemi di assistenza alla guida, fino agli airbag dispiegati in più posizioni all’interno del veicolo. Purtroppo, però, la Panda è rimasta pressoché immutata nel tempo, il che significa che, a causa dei diversi metri di paragone rispetto a dieci anni fa, le stelle sono cadute a zero. Considerate che la frenata automatica in città è il solo vero ausilio ed è a pagamento.
Quale motore scegliere invece? Meglio il più recente 1.0 Firefly HYBRID da 70 CV. La modernità gli regala una marcia in più rispetto alle altre motorizzazioni e può essere un vantaggio anche in caso di rivendita.
Se però doveste essere interessati a modelli non attualmente a listino, la motorizzazione Fire da 999 cc potrebbe essere una buona opzione. Un po' meno raccomandati, invece, sono i 0,9 l TwinAir, bicilindrici, che hanno consumi un po' elevati, anche in città e il 1.3 MultiJet Diesel che, visti i tempi che corrono, potrebbe non essere un ottimo investimento, oltre a essere un po' rumoroso al salire dei giri.
Se non avete grandi pretese e utilizzate l’auto solo in città, potreste accontentarvi della versione base che, grazie agli incentivi statali 2022 che includono auto ibride, GPL e a metano e alle varie promozioni FIAT, può essere portata a casa a poco più di 10.000 euro.
Se avete invece intenzione di utilizzare la Panda anche in montagna, beh, la risposta è scontata anche se, in questo caso, il budget sale parecchio per la 4x4.
Il nostro Matteo Valenti ha da poco eseguito un'esaustiva prova della Fiat Panda Sport Hybrid, comprensiva di pro, contro e prova strumentale. Il video è qui sotto.