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L'arrivo della realtà virtuale ha rappresentato una grande rivoluzione per tutti gli appassionati di simracing e giochi di guida.
Oculus Rift S, il nuovo modello che sostituisce il CV1, si presenta con una nuova ergonomia e una componentistica interna rivisitata; ma come se la sarà cavata sui simulatori come Assetto Corsa, iRacing, Raceroom, rFactor 2 e sui titoli più generici come Project Cars 2 ed Euro Truck Simulator 2?
Scopriamolo insieme!
Addio ai vecchi sensori fisici, sostituiti magistralmente da ben cinque videocamere che, dopo la configurazione del dispositivo, vi permetteranno di godervi la realtà virtuale senza alcun "fuori campo".
Grazie anche alla nuova ergonomia il Rift S è davvero molto comodo da indossare: l'innovativo design permette infatti di affrontare sessioni di guida molto lunghe senza sentire "il peso" del visore, decisamente un passo avanti rispetto al suo predecessore. I vantaggi di questa soluzione però non si fermano qui: con questo sistema il nuovo Oculus Rift S non soffre dei problemi di appannamento delle lenti che affliggevano il CV1, sintomo che l'aerazione interna è stata rivista in maniera ottimale.
Buone notizie anche per chi è costretto ad utilizzare gli occhiali: con il Rift S non avrete alcun impaccio ad indossarli e non dovrete più acquistare separatamente delle lenti apposite.
Indossabilità voto 9.
Rispetto al CV1 sparisce il fastidioso effetto "zanzariera". Grazie al nuovo schermo LCD fast-switch, il Rift S offre una risoluzione totale di 2560×1440 pixel (1280×1440 per ogni occhio), permettendoci di apprezzare nei minimi dettagli ogni componente interno (o esterno) della nostra vettura ma con alcuni aspetti negativi da non sottovalutare.
L'addio alla tecnologia OLED del suo predecessore, ma anche ai suoi 90 Hz, si traduce in neri più spenti e "sbiaditi" e contrasti meno netti, bisogna poi abituarsi ad un refresh rate meno performante del CV1. Questa differenza tra i due prodotti risulta essere relativamente semplice da individuare se si è abituati a giocare con il vecchio modello ma, se siete dei "rookie" della realtà virtuale, difficilmente rimarrete delusi.
Bisogna inoltre sottolineare che gli 80 Hz del Rift S permettono di alleggerire il carico sul processore e sulla scheda grafica del vostro PC. Questo significa poter accedere alla VR sfruttando un computer di fascia medio alta, leggermente meno performante rispetto a quello richiesto per il CV1.
Tutto questo si traduce in un sensibile vantaggio quando avviamo un "pesante" simulatore di guida, permettendoci di non effettuare grandi rinunce tra effetti di post-processing, qualità complessiva dei modelli ed effetti meteo.
Vi segnaliamo che, in merito alla IPD (distanza interpupillare), sparisce il meccanismo manuale che era presente sul CV1 che regolava la distanza delle due lenti. Eseguita la prima installazione non abbiamo riscontrato alcun problema di messa a fuoco; ovviamente però questo parametro può essere comunque modificato tramite le impostazioni di Oculus e il corrispettivo software di calibrazione.
Visto il grande successo del CV1 nell'ambito racing e questa breve introduzione, come se la sarà cavata il nuovo Oculus Rift S? Ecco le nostre top 5 virtual reality experience sui giochi di guida:
Per alcuni piloti virtuali risulterà strano non veder citati Assetto Corsa Competizione o iRacing.
Nel primo caso abbiamo consapevolmente evitato di riportare un'esperienza che non rappresenta le potenzialità vere di questo simulatore, ed il motivo è molto semplice: i devs di Kunos Simulazioni stanno ancora lavorando per ottimizzare Competizione anche in merito alla VR che, a causa di un motore grafico (Unreal Engine 4) molto potente ma altrettanto pesante, richiede troppe rinunce sfruttando il visore. Giudizio in sospeso in attesa di un eventuale test postumo.
In merito ad iRacing, considerata l'alta professionalità dei simracers che sfruttano questo servizio, abbiamo contattato Renzo Olivieri, pietra miliare del simracing italiano nonché grandissimo appassionato di questo simulatore, per ascoltare le sue opinioni (qui il suo video completo). Ecco cosa ci ha detto:
«Il confronto e la scelta in merito all'upgrade da CV1 a Rift S dipende dalle vostre preferenze. Oggettivamente, per chi è abituato al primo visore, noterà la differenza dei "neri" quando si corre di notte e, personalmente, mi sono dovuto riabituare agli 80 Hz dopo tre anni di 90 Hz. Sfortunatamente sul forum ufficiale di iRacing diversi utenti segnalano alcune perdite del tracking, spero che risolvano presto. In sostanza però il prodotto è molto interessante considerando il rapporto qualità prezzo, attenti però allo stato di carica dei vostri controller!».
Oculus Rift S è offerto al prezzo di 449 euro (spedizione inclusa) ed il pacchetto comprende il visore e due controller con annesse batterie stilo (una per ciascun controller). Facilissimo da installare, vi basterà connettere al vostro PC il cavo USB 3.0 e il cavo Display Port e procedere con la configurazione nell'app di Oculus sfruttando anche il sistema Passthrough+, che permette di vedere effettivamente l’ambiente circostante senza dover togliere il visore.
Consigliato? Assolutamente si, specialmente se si tratta del vostro primo visore. Nel caso possediate già il CV1 l'upgrade dipende dalle vostre esigenze, nello specifico noi abbiamo apprezzato davvero tanto il miglioramento della risoluzione e l'assenza della griglia pixelosa caratteristica del primo modello.
Difetti?
L'audio integrato (tramite due altoparlanti) è sicuramente due spanne sotto a quello del CV1 e non offre l'immersività che un pilota virtuale cerca ascoltando il rombo del motore, per questo motivo il Rift S è dotato anche di un jack sul lato sinistro per connettere le vostre cuffie.
La comparsa totalmente casuale di "lampi" bianchi fulminei, anche se in nessun caso ha influito sulla nostra esperienza videoludica ma che comunque è doverosa segnalarvi.
In conclusione vi lasciamo le specifiche tecniche del PC che abbiamo utilizzato per il test dell'Oculus Rift S: