Occhiali per la guida Salmoiraghi & Viganò: “vediamo” come funzionano

Occhiali per la guida Salmoiraghi & Viganò: “vediamo” come funzionano
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Salmoiraghi & Viganò ha lanciato un prodotto approvato dagli istruttori di Guida Sicura ACI-Sara. Andiamo a capirne meglio il funzionamento in questa intervista
9 dicembre 2016

Spesso ce lo dimentichiamo, ma una buona vista rappresenta il primo requisito per poter guidare in tutta sicurezza. Nel corso degli anni sono stati numerosi i produttori di metodi correttivi che hanno sviluppato tecnologie sempre più efficienti al servizio di chi guida. Tra gli ultimi ritrovati in questo settore, chi emerge è Salmoiraghi & Viganò, azienda che propone sul mercato un occhiale il cui know-how arriva direttamente dall’aeronautica, con un prezzo compreso tra i 59 ed i 99 euro. Per conoscerne meglio il funzionamento, abbiamo chiamato in causa il Professor Luigi Mele, oculista medico chirurgo del dipartimento di Oftalmologia Seconda Università di Napoli e Specialista del Ministero della Salute S.A.S.N Napoli.

Dottor Mele, iniziamo subito constatando che molti italiani guidano anche senza sapere di avere difetti visivi. Cosa si può dir loro?

«Sono tanti, troppi gli italiani che si mettono alla guida, che hanno difetti visivi ma che non ne sono al corrente. Una guida sicura deve per forza di cose vantare un sistema visivo in buona salute. Di conseguenza la visita oculistica è il primo step per capire se la persona ha problemi visivi e nello stesso tempo capire se possono o meno inficiarne una guida sicura.»

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Quali sono le condizioni in cui chi ha problemi di vista può riscontrare maggiori difficoltà?

«Praticamente, tutte le patologie a carico dell’occhio e dell’apparato visivo, in toto, interferendo con una capacità visiva soddisfacente possono causare problemi a chi si muove in auto. A partire dalle patologie a carico delle palpebre e della congiuntiva per passare alle patologie della cornea, al glaucoma, alla cataratta, alle uveiti, alle malattie della retina con particolare riferimento a quelle che colpiscono la zona più centrale quali le maculopatie; senza tralasciare, ovviamente, le patologie a carico del nervo ottico e degli annessi oculari. Tutte queste patologie possono essere evidenziate solo attraverso una approfondita visita oculistica eseguita da uno dei circa 7000 oculisti italiani.»

Sono tanti, troppi gli italiani che si mettono alla guida, che hanno difetti visivi ma che non ne sono al corrente. Una guida sicura deve per forza di cose vantare un sistema visivo in buona salute

E chi, invece, non si è più sottoposto a visite oculistiche dalla tenera età, ogni quanto dovrebbe eseguire un controllo?

«Va assolutamente evitato di arrivare alla mezza età senza essersi sottoposti a visite oculistiche. In caso di sospette alterazioni, quali strabismi o disturbi anche generici, ci si deve recare dall’oculista fin dai primi mesi di vita, mentre una visita oculistica completa va effettuata al compimento dei 3 anni; il tutto al fine di scongiurare l’ambliopia, cioè il mancato sviluppo della funzionalità visiva. Successivamente se non sussistono problemi, è consigliabile una visita all’anno.»

La tecnologia oculistica ha compiuto dei veri e propri passi da gigante negli ultimi vent’anni. Quali sono stati quelli più significativi?

«Gli oculisti hanno a disposizione attrezzature diagnostiche computerizzate, che permettono di ottenere immagini dell’occhio ad altissima risoluzione. Possiamo svolgere esami approfonditi volti ad indagare lo stato anatomico e funzionale dell’occhio, con tecnologie di imaging e di analisi all’avanguardia, test di valutazione dell’acutezza visiva con sistemi ad illuminazione modulare che simulano le condizioni di guida notturne e molto altro ancora.»

Chi ha l’obbligo di guida con lenti, che differenze può riscontrare tra le LAC – lenti a contatto – ed i comuni occhiali da vista?

«Fondamentalmente non troviamo grande differenza, tutto risiede nelle scelte dell’utente per quanto riguarda la praticità d’uso. Si può guidare con le lenti a contatto, ma è sempre meglio avere un paio di occhiali da vista a portata di mano. Può capitare che la lente a contatto “esca” dall’occhio, o al contrario che entri in contatto con un corpo estraneo, o ancora che si sporchi.»

Sappiamo che sono molte le aziende che stanno lavorando su dispositivi correttivi studiati appositamente per chi guida. Salmoiraghi & Viganò ha realizzato un prodotto che pare davvero all’avanguardia, in questo campo.

«Si tratta di un occhiale dedicato alla guida. Risponde, quindi, a determinate caratteristiche e specifiche che incontrano le esigenze del guidatore. La montatura, per prima cosa, è realizzata in poliammide, un derivato del nylon: ciò significa che è molto resistente agli urti ed agli impatti, ma allo stesso tempo leggera. In caso di esplosione dell’airbag non si rompe, ma si deforma, riprendendo istantaneamente il disegno originale. Oltre a ciò questo poliammide è un materiale ipoallergenico. La lente, poi, è una vera rivoluzione: realizzata in materiale organico, il Trivex – lo stesso impiegato per i cupolini dei caccia militari – alla quale è stato applicato un trattamento antiriflesso apposito per la guida. Un’altra caratteristica interessante è la colorazione con verde al 15%; ciò permette di esaltare il contrasto ed eliminare i riflessi, migliorando di conseguenza la visione in ogni condizione.»

Quindi se la sentirebbe di consigliarlo a chi si mette alla guida ed ha qualche difficoltà visiva?

«Certamente, è un prodotto che è stato progettato proprio per tale scopo, sia che si passi tanto o poco tempo alla guida di un veicolo. L’antiriflesso elimina in maniera decisa l’affaticamento visivo. Oltre a ciò, è possibile montare anche una clip magnetica composta da un filtro marrone polarizzato concepito per essere utilizzato con pieno sole. Si ha una eliminazione del riverbero con una perfetta discriminazione spaziale in ogni condizione. Poi, quando il sole tramonta, semplicemente la si toglie.»

E nelle condizioni di nebbia, scarsa luminosità e pioggia?

«Il trattamento antiriflesso di cui abbiamo parlato serve proprio nelle condizioni peggiori: dall’alba al tramonto, dalla pioggia alla nebbia fitta.»

E se si volesse correggere qualche difetto visivo, sarebbe possibile?

«Certamente. Il materiale utilizzato per le lenti è talmente avanzato che consente di correggere qualsiasi difetto visivo, di qualsiasi entità si tratti. 

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