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Le attese non sono smentite dall’Investor Day FCA 2018, con Sergio Marchionne che parla per la sua ultima scena importante nel ruolo di grande capo del gruppo. La sorpresa forse non tanto è quella di una Fiat in palese secondo piano, nelle previsioni dell’immediato futuro su scala internazionale e ancor più nel lungo termine, ma di una Jeep sempre più dominante internamente al gruppo italo americano. Il brand USA per eccellenza, “rinato” sotto la gestione Marchionne, sarà spinto ancor più, a 360° su tutti i mercati, divenendo bandiera non solo di SUV e fuoristrada ma anche di FCA stessa, che tra qualche anno probabilmente solo noi italiani assoceremo ancora alla nostra cara, vecchia Fiat.
Guardando indietro, al 2014, gli uomini di FCA mostrano come Jeep sia cresciuta mantenendo tutte le attese, ampliando molto il portafoglio prodotti e lavorando oggi su dieci impianti in sei nazioni diverse. La capacità produttiva è salita del 138% sfiorando i due milioni di veicoli, grazie alla nuova compatta Renegade e a diversificazione della gamma. Mike Manley è il primo a prendere parola dopo Marchionne e questo la dice lunga, sul ruolo di Jeep. L’obiettivo è una quota di mercato globale in rapporto 1 Jeep su 12 UV venduti, contro 1 su 17 di oggi, dove già in Cina Jeep è cresciuta tantissimo, del 240%. Proprio il mercato asiatico (APAC) ha scalzato gli altri divenendo il secondo per Jeep, dopo quello domestico (NAFTA). Le previsioni di Jeep per gli UV in generale sono di un 2022 con equilibri analoghi a quelli odierni, tra i vari segmenti (da A piccolo a F il grande) con peso maggiore per i D-UV.
Anche FCA apre totalmente all’elettrico, non a caso ne parla chi rappresenta il marchio Jeep prima degli altri. Proprio Manley spiega che ci saranno ben dieci i nuovi modelli Jeep da qui a fine 2022, davvero tanti, anche se non allineati per tutti i mercati: due all’anno circa. Il caro diesel esisterà ancora ma non in zona Emea, ovunque si punta invece sull’elettrificazione, con motorizzazioni ibride. Ogni Jeep in vendita dal 2021 sarà anche elettrificata. Tre i principali segmenti su cui Jeep si rinnoverà: quello dei piccoli utility vehicles (UV) quello amato dagli americani dei Pick-up e ovviamente i più grandi SUV. Il marchio si posizionerà dove recentemente non era, ovvero sul piccolo segmento A/B e quello più estremo, F, con nuova serie Wagoneer. I classici allestimenti Jeep crescono, oltre TrailHawk e TrackHawk arriva DesertHawk nel 2020, seguito da una variante dedicata al mondo urbano. Proprio quello che in Jeep definiscono urban UV sarà il modello su cui FCA spingerà pensando a mercati come il nostro, per i quali saranno proposte anche nuove formule di acquisto più “libere” secondo le logiche che attraversa il mercato dell’auto.
Due i nomi inediti di Jeep che arriveranno in questi anni, per una gamma che vedrà molti ibridi con otto PHEV e cinque MHEV, parlando di EMEA. Guida autonoma a Livello 3 dal 2021 e ovviamente 100% di connettività, per tutta la gamma. In Cina invece ci saranno due modelli strettamente dedicati.