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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato nella notte il nuovo DPCM con cui vengono inasprite le misure anti COVID-19. Il decreto, in vigore da venerdì 6 novembre al 3 dicembre prossimo, dispone a livello nazionale il coprifuoco dalle 22 alle 5 e la chiusura di bar e ristoranti dalle 18 e un meccanismo di contenimento di contagio basato sulla concentrazione di casi nelle singole Regioni.
Nelle Regioni rosse, con la più alta concentrazione di casi di COVID-19, viene imposto il divieto di spostamento, con mezzi pubblici o privati, al di fuori del proprio Comune di residenza, e, di conseguenza, anche in entrata e uscita dai confini regionali per due settimane. Le aree di rifornimento autostradali resteranno aperti. Potrebbe anche verificarsi il ritorno dell'autocertificazione per chi, per validi motivi, siano essi di lavoro, necessità o salute, dovrà spostarsi all'interno della Regione. Resta anche il diritto di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Nelle Regioni arancioni, con un rischio più basso, ma casi in aumento, saranno vietati gli spostamenti al di fuori del Comune di residenza e bar e ristoranti resteranno chiusi per tutto il giorno, se non per i servizi di asporto. Nelle restanti Regioni, considerate gialle, saranno applicate solo alcune limitazioni, come il dimezzamento dei posti a sedere sui mezzi pubblici e lo stop, nei weekend, dei centri commerciali. Chiusi anche musei, teatri e cinema. Cambia anche la norma sul divieto di assembramento, con la possibilità da parte dei Comuni di chiudere strade e piazze: prima valeva solo dopo le 21, ora può essere disposta lungo tutto l'arco della giornata.