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Molte aziende anche del settore automotive tengono conto di certi finanziamenti europei, ma di recente il Consiglio direttivo dell'istituto ha deciso di includere le considerazioni sui cambiamenti climatici, nel quadro di politica monetaria e delle partecipazioni.
Tradotto, ci sono nuovi requisiti di “informativa sul clima” e la BCE gestisce anche il rischio ambientale, quando mette risorse, non solo quello economico. La presidenza dice che si passa alle azioni reali, sul clima, con queste regole. La neutralità climatica dell'UE passerà anche da aziende e istituzioni più trasparenti, riguardo alle emissioni di carbonio. L'Eurosistema insomma decarbonizza le proprie partecipazioni in obbligazioni societarie, ma non è così facile.
Vuole dire che pesanti partecipazioni finanziarie non arriveranno più a tutti, ma solo a chi ha, o certifica, miglior performance climatica? Per finanziare una società che emette obbligazioni, la BCE misurerà le emissioni di gas serra, gli obiettivi di riduzione del carbonio e in genere informazioni sul clima. Le misure si applicheranno a partire da ottobre 2022, data la crisi del settore automotive e la oggettiva difficoltà a certificare i rischi climatici, con rating universale e preciso, anche questo fronte potrebbe essere terreno di battaglia fra le Case auto.