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Mentre gli industriali del settore auto in tutto il mondo piangono più o meno direttamente miseria, per ottenere giusti incentivi alla ripresa dopo il blocco Covid19, gioiscono quelli della micromobilità in Italia.
E già, quella bicicletta che tanto hanno usato nonni e bisnonni per andare e lavorare e far commissioni, torna in auge per i giovani rampanti delle multinazionali milanesi e non solo. Sono corsi a recuperare i ferri vecchi in cantina, per la Fase2. Qualcuno dalle province di origine, per piazzarli su balconi e angoli dei cortili nelle grandi città dove ancora per fortuna lavorano.
Se tutte queste grosse città faranno come vuole fare Milano, che riduce pesantemente il passaggio interno delle auto per favorire solo la micromobilità e commercianti o ristoratori fronte strada, la soluzione è armarsi di bici, monopattino o altro di simile. Averli elettrificati, che “vanno da soli” senza le fatiche dei nonni in salita, costa. Allora ecco che il Governo ci pensa e, per far digerire meglio lo sforzo (perché sotto il sole, anche con l’aiuto elettrico si suda) ecco i nuovi bonus 2020 per comprarsi la e-bike o l’e-scooter. L’ipotesi al momento vede un bonus fino ai 500 euro per la mobilità “alternativa” dei residenti in città metropolitane e aree urbane con oltre 50.000 abitanti.
Nulla di certo, perchè resta da vedere quali generi esatti di "veicoli per mobilità personale” saranno inclusi nella campagna, quanto durerà e quali requisiti dovranno avere richiedente e mezzo. Diverso è dare 500 euro ad anziani o giovani che a fatica vivono in città dove la vita costa cara; che il concederli come bonus a una persona residente nelle vie del centro e benestante, magari già dotata di bici, auto e pure moto premium, con tanto di pesanti investimenti finanziari a riposare in banca.
L’importo è di quelli corposi, rispetto al costo del veicolo base e lo scopo in teoria molto mirato. Non vorremmo vedere questi denari sprecati per mezzi poi usati solo a fine ludico - sportivo nel weekend, invece che per risparmiare infezione da Coronavirus alla sanità e tempo di spostamento quotidiano ai cittadini.
Purtroppo pare accadrà, se è vero quanto anticipato ovvero che il bonus 2020 lo daranno a tutti quelli che ne faranno richiesta. Speriamo che i quattro ministeri coinvolti (Ambiente, Finanze, Sviluppo Economico e Trasporti) trovino modo di filtrare un minimo importi e veicoli, per aiutare chi davvero come alternativa avrebbe solo la fila quoitidiana sui mezzi pubblici a spazio ora ridotto, oppure l’aumento di traffico veicolare sulle strade pronte a far nuove code e saturare i parcheggi.