Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
I sette nuovi Autovelox installati a Milano sono attivi da pochi giorni ma funzionano già a pieno regime.
Via dei Missaglia: cinque flash in pochi secondi
Lo testimonia in maniera fin troppo evidente il filmato inviatoci in Redazione da un nostro Lettore. In pochissimi secondi, il nuovo autovelox di via dei Missaglia – una grande strada a tre corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale – immortala cinque automobili beccate oltre il limite di 50 km/h.
Il Comune di Milano ha provveduto a fare una campagna informativa, in modo particolare nelle giornate successive all'attivazione delle nuove telecamere, per cercare di mettere in guardia i cittadini attraverso volantini (circa 30.000 distribuiti agli incroci, ndr), lettere inviate ai Comandi e ai Consigli di Zona e messaggi sui pannelli luminosi sparsi per la città.
Evidentemente però un'azione di questo genere non può essere sufficiente, soprattutto per tutti quegli automobilisti e motociclisti che vengono da fuori e che a Milano sono davvero tanti, considerati i massicci fenomeni di pendolarismo dall'hinterland.
Una pioggia di cartelli annunciano le telecamere, ma non sono chiarissimi
Ci sono i cartelli per segnalare la presenza dei nuovi velox fissi, direte voi. Verissimo, siamo andati personalmente a controllare in via dei Missaglia, dov'è stato girato il video amatoriale, e abbiamo trovato una vera e propria scarica di segnali stradali lungo tutto il viale che conduce in periferia.
L'amministrazione ha letteralmente tappezzato i bordi dello stradone con cartelli a fondo bianco dove oltre alla figura dell'agente si riporta la scritta “Controllo elettronico della velocità”. I segnali sono ben visibili, anche se sarebbe stato sicuramente più opportuno applicare quelli dove si raffigura un autovelox stilizzato e non la sagoma dall'agente di polizia.
In questo modo infatti si lascia intendere a chi percorre la strada la possibile presenza di pattuglie con apparecchi mobili per il rilevamento della velocità, piuttosto che la presenza di telecamere fisse.
I segnali gialli provvisori non rispettano le norme del CdS
Il comune ha anche provveduto ad applicare ad alcuni pali della luce cartelli provvisori gialli dove si indica l'attivazione delle nuove telecamere a partire dal mese di marzo. Questi segnali, dato il colore, sono senza dubbio ben visibili ma non sembrerebbero in regola con quanto prescritto dal Codice della Strada che obbliga (Art. 79, comma 113) a non montare sullo stesso sostegno “segnali con caratteristiche di illuminazione o di rifrangenza differenti fra loro”.
Specialmente di notte quindi, il segnale provvisorio giallo, realizzato in semplice materiale plastico, non avrà quindi la stessa visibilità e rifrangenza di quello a fondo bianco regolamentare.
L'autovelox di via dei Missaglia in azione
Le telecamere non sono segnalate come prescrive la legge
Quello che, nonostante i cartelli, rende poco chiara ad automobilisti e motociclisti la presenza delle telecamere fisse è però la totale assenza di segnali che indicano l'autovelox stesso, nel punto esatto in cui è stato installato.
Via dei Missaglia infatti è un viale lunghissimo e chi si trova a percorrerlo, magari per la prima volta, trova prima una sfilza di cartelli che avvisano della presenza di controlli della velocità, che sembrano peraltro occasionali vista la raffigurazione dell'agente e non della telecamera, ma poi non sa dove effettivamente è stato previsto il punto di controllo.
La legge invece dice l'esatto contrario. “Le postazioni fisse di rilevamento della velocità – recita il CdS – possono essere rese ben visibili attraverso un'opportuna colorazione delle installazioni in cui sono contenute, ovvero attraverso la collocazione su di esse di un segnale di indicazione dell'organo operante”. In un nuovo articolo il Cds lo ribadisce: “Se posizionati allo stesso livello della sede stradali, il box in cui sono alloggiati gli strumenti di misura deve essere reso ben visibile, collocando sopra di esso un segnale”.
“È vero che questo tratto di strada non è stato estraneo ad incidenti in passato, ma il limite di 50 km/h, così applicato, sembra davvero inopportuno e incapace, da solo, di risolvere la pericolosità potenziale di questo viale”
La legge prevede quindi, oltre ai cartelli di preavviso, che anche le telecamere siano ben segnalate. Questo perché “il segnale deve essere realizzato in modo tale da soddisfare pienamente il meccanismo di percezione”, ovvero l'automobilista vede il cartello di preavviso, sa dove è la telecamera e quindi regola la mia guida di conseguenza. In caso contrario il rischio è che la telecamera venga vista all'ultimo secondo, inducendo automobilisti e motociclisti a frenare bruscamente, creando quelle situazioni di pericolo e di potenziale incidente, che proprio quelle stesse telecamere dovrebbero evitare.
La "solidarietà tra colleghi"
Nonostante quanto previsto dal Codice, le telecamere fisse di via dei Missaglia non sono per niente segnalate, né da cartelli posti in corrispondenza del velox, né da una particolare colorazione. Gli strumenti di rilevazione sono verniciati di nero, quindi non risaltano all'occhio degli automobilisti, che quindi spesso frenano all'improvviso nella speranza – spesso vana – di evitare la multa.
Molto curioso poi il fatto che per rispondere a questa mancanza di visibilità, il cittadino- in questo caso ignoto – ha pensato bene di provvedere in maniera autonoma. Abbiamo trovato l'autovolex di via Dei Missaglia avvolto in maniera rudimentale da una pellicola argentata, la stessa utilizzata anche per creare il numero “50” collocato proprio dietro all'obiettivo, nel tentativo di avvisare automobilisti e motociclisti del punto di controllo. Un simpatico esempio di “solidarietà tra colleghi”.
Via dei Missaglia, tre corsie per senso di marcia: ha senso il limite a 50 km/h?
Un'ultima nota infine sull'opportunità del limite imposto in questo caso. Come anticipato in apertura via dei Missaglia è una grande strada di collegamento, che scorre verso la periferia di Milano con tre corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale. È vero che questo tratto di strada non è stato estraneo ad incidenti in passato, ma il limite di 50 km/h, così applicato, sembra davvero inopportuno e incapace, da solo, di risolvere la pericolosità potenziale di questo viale.
Anzi, il richio è di aver ottenuto l'effetto opposto. Passato il primo periodo che segue all'installazione infatti, i Milanesi impareranno a conoscere la presenza della telecamera fissa. Percorreranno quindi a velocità più sostenuta il viale, frenando in corrispondenza del velox fino a scendere sotto ai 50 km/h, creando un effetto “soffietto” che rischia di essere più pericoloso della situazione di partenza.
“Così installati, ancora una volta questi autovelox assomigliano troppo a vere e proprie trappole, che sicuramente fanno un gran bene alle entrate comunali, ma che agli occhi – e alla tasche - dei cittadini non riescono ad essere pienamente giustificabili”
Per tutti gli altri invece, che passano in città occasionalmente, il velox non opportunamente segnalato, almeno nel punto in cui è installata la telecamera, resterà un'amara sorpresa su un vialone così ampio, dove rispettare un limite a 50 km/h francamente diventa una vera impresa.
Trappola o miglioramento della sicurezza?
Così installati, ancora una volta questi autovelox più che a strumenti per la prevenzione degli incidenti e per il miglioramento della sicurezza assomigliano troppo a vere e proprie trappole, che sicuramente fanno un gran bene alle entrate comunali, ma che agli occhi – e alla tasche - dei cittadini non riescono ad essere pienamente giustificabili.