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In Opel ci tengono alla cura dell’ambiente e oltre all’elettrificazione, la presenza di motori endotermici molto efficienti ha un ruolo sempre importante per la Casa tedesca, ora sposata a PSA. 14 mesi prima dell'entrata in vigore dei nuovi limiti (settembre 2019) ogni nuova Opel ha uno o più motori già Euro 6d-TEMP, anche i diesel ovviamente.
Polemiche a parte, oggi i motori a gasolio del gruppo montati sulle nuove Opel hanno basse emissioni di CO2 e trattamento dei NOx, con catalizzatore di ossidazione / adsorbitore passivo e Riduzione Catalitica Selettiva (SCR). I nuovi BlueHDi sono già su Grandland X. Il turbo quattro cilindri 1.5 litri da 130 CV e coppia massima 300 Nm, come il 2.0 litri 177 CV con 400 Nm, usano testata, con collettore aspirazione integrato e basamento fatti in alluminio super-leggero. Il sistema common rail sale fino a 2.000 bar, con spruzzate da iniettori a otto fori. La riduzione delle emissioni si basa su un catalizzatore di ossidazione / adsorbitore di NOx passivo, iniettore di soluzione AdBlue, catalizzatore SCR e filtro anti-particolato diesel (DPF). L’adsorbitore per NOx funge da catalizzatore nella fase di avvio, prima che si possa attivare il sistema SCR. Così i nuovi diesel in gamma rispettano già le emissioni RDE in vigore dal 2020. Il merito spetta anche al nuovo cambio automatico, a otto velocità. Dopo Insignia, Grandland X è la seconda Opel a montare questa trasmissione, che vedremo anche su altre auto della gamma.
È noto che i piccoli motori benzina PureTech di Groupe PSA sono all'avanguardia, non a caso titolati “Motore dell'anno” per quattro volte di seguito. Si trova oggi il 1.2 su Crossland X, Grandland X e, prossimamente, Combo e Combo Life. Questo motore viene prodotto più vicino possibile allo stabilimento di assemblaggio del veicolo. Nel 2018 la capacità di Douvrin e Trémery è raddoppiata rispetto al 2016 e i PureTech usciranno a breve anche da Tichy (Polonia) e Szentgotthárd (Ungheria). Essendo in maggior parte già a norma Euro 6d-TEMP, questi motori a iniezione diretta sono dotati di trattamento dei gas di scarico con il filtro antiparticolato, un convertitore catalitico e una gestione delle temperature molto efficiente. Internamente, una nuova generazione di sensori di ossigeno calcola in modo molto preciso la miscela, che si crea per iniezione diretta a 250 bar. Tra le doti dei motori PureTech utili a Opel anche la compattezza. Il primo 1.2 litri è quello da 81 CV (ciclo misto 5,1 l/100 km, emissioni CO2 117 g/km) cui seguono i 1.2 Turbo a iniezione diretta: Ecotec 110 CV 205 Nm (ciclo misto 4,7 l/100 km, emissioni di CO2 107 g/km con il manuale, ciclo misto 5,4-5,3 l/100 km, emissioni di CO2 123-121 g/km con l’automatico) e il più potente 1.2 Turbo da 130 CV e coppia 230 Nm (ciclo misto 5,1 l/100 km, emissioni CO2 117 g/km) abbinato al cambio manuale sei rapporti, su Opel Crossland X accelera da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi e viene usato anche su Grandland X.
L'Engineering Center di Rüsselsheim cura lo sviluppo della prossima generazione di motori benzina a 4 cilindri per tutti i marchi di Groupe PSA (Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel e Vauxhall). Una gamma ottimizzata per l’abbinamento ai motori elettrici che sarà lanciata nel 2022. “Rüsselsheim ha già avuto la responsabilità globale dello sviluppo di alcuni motori quando facevamo parte di GM – spiega Christian Müller, Managing Director Engineering di Opel - potremo sfruttare una delle nostre principali competenze. Questa unità a iniezione diretta, particolarmente economica, in abbinamento alle tecnologie ibride, consoliderà la già forte posizione di Groupe PSA nella riduzione delle emissioni di CO2”,
Uno degli obiettivi principali è rispettare il limite di 95 grammi di CO2 fissato per il 2020. Le piattaforme sviluppate da PSA consentiranno ai marchi Opel e Vauxhall di procedere rapidamente all'elettrificazione. Nel 2024, tutti i modelli Opel/Vauxhall saranno realizzati su due piattaforme multi-energy, EMP2 e CMP, che si adattano al mix di diverse motorizzazioni. Opel avrà quattro modelli elettrici sul mercato nel 2020, incluse Ampera-e, Grandland X in versione elettrica ibrida plug-in e la prossima generazione di Corsa in versione elettrica a batteria. Tutti i modelli europei saranno elettrificati, con una versione a batteria o ibrida plug-in, accanto ai modelli a combustione. Opel/Vauxhall sarà un marchio completamente elettrificate nel 2024.
Se Opel vanta già due elettriche, Ampera e Ampera-e, sarà con la nuova Corsa che si diffonderà maggiormente la tecnologia 100% elettrica del marchio. Intanto il Groupe sta sviluppando una gamma completa di veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV): nel 2021 il 50% della gamma avrà una di queste versioni e la divisione LEV (Low Emission Vehicles) dedicata ai veicoli elettrici di tutto il gruppo, guidata da Alexandre Guignard, ha il target di una versione elettrica sull'intera gamma dal 2025. L'introduzione di modelli mild hybrid inizierà nel 2022 ma il Centro Tecnico di Rüsselsheim lavora anche sulle note celle a combustibile, per veicoli elettrici con autonomia pari a circa 500 chilometri, ricaricabili in meno di tre minuti (Fuel Cell Electric Vehicles, FCEV). Gli elementi essenziali saranno sviluppati a prodotti all'interno di Groupe PSA. Non a caso sono state rinnovate o attivate collaborazioni con lo specialista di motori elettrici Nidec, con il costruttore di cambi AISIN e con Punch Powertrain per la e-DCT (trasmissione a doppia frizione elettrificata). Dal 2022 la versione ibrida DT2 userà un motore elettrico integrato da 48V (mild hybrid) con recupero energia quando si viaggia per inerzia o si frena