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Si apprestano a debuttare in società nel corso di un evento dedicato - trasmesso in diretta streaming - nella città di Berlino le nuove smart fortwo e forfour, le cui forme sono state anticipate, come molto spesso ultimamente avviene, dal web. Molto simili alle concept sino a qui presentate nel corso dei Saloni automobilistici, le nuove smart condividono con la più recente Renault Twingo la piattaforma e l'impostazione a motore e trazione posteriore.
fortwo: la terza generazione
La terza generazione della smart fortwo presenta delle soluzioni tecniche e stilistiche il cui percorso evolutivo è stato tracciato sia dalla produzione che dai concept sin qui mostrati. Proprio questi ultimi hanno evidentemente tracciato le linee guida del design della nuova fortwo, che presenta una sezione frontale dominata da una calandra matrix (simile a quella vista sulla nuova Classe A) al cui centro campeggia il logo del brand cittadino del Gruppo Daimler.
Aperta la portiera si viene accolti da un ambiente a sua volta ampiamente rivisitato e caratterizzato sempre da sedili con poggiatesta integrati ma ora diversamente conformati, dinnanzi ai quali si staglia una plancia il cui sviluppo si estende su più volumi, con una strumentazione dotata di elementi analogici e digitali.
“La terza generazione della smart fortwo presenta delle soluzioni tecniche e stilistiche il cui percorso evolutivo è stato tracciato sia dalla produzione che dai concept sin qui mostrati”
forfour: la seconda generazione
Dopo i risultati non troppo entusiasmanti ottenuti dal modello di prima generazione, nato nel 2004 e prematuramente mandato in pensione nel 2007, il brand del Gruppo Daimler ci riprova, rilanciando sul mercato un modello a quattro sportelli e quattro posti, come suggerisce in maniera fin troppo esplicita il suo nome.
Se la prima forfour nasceva grazie alla partnership con Mitsubishi (pianale e diverse componenti erano quelle della giapponesina Colt), la nuova è stata creata a stretto contatto con i francesi della Renault. forfour infatti condivide il suo scheletro con la nuova Twingo ed ecco spiegato il motivo di quel curioso motore montato al posteriore, proprio come accade sulla citycar della Losanga.
I progettisti tedeschi e francesi hanno fatto squadra per progettare gran parte della meccanica ad una sola condizione: il design delle due vetture sarebbe dovuto essere diverso in maniera esponenziale. Una promessa che, a giudicare dalle prime immagini, è stata davvero mantenuta.