Nuove norme per i trasporti eccezionali... caos in arrivo?

Nuove norme per i trasporti eccezionali... caos in arrivo?
Pubblicità
Il Decreto Infrastrutture prevede la riduzione delle configurazioni dei carichi per asse e per limiti di massa, ma Confindustria insorge
8 novembre 2021

Come sovente accade, in linea di principio le intenzioni erano giuste, ma le misure individuate per applicarle si sono dimostrate sbagliate: per questo motivo è destinata (pare) ad essere abrogata entro fine anno la norma inserita all'interno del Decreto Infrastrutture che riduce il tetto di carico dei trasporti eccezionali da 108 a 86 tonnellate, a meno che non si tratti di "cose indivisibili".

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Una soluzione fortemente contestata da Confindustria, che in un comunicato la definisce "uno scivolone doloroso" perché aumenta i costi per le aziende e l'inquinamento per le strade.

Il decreto, che ha avuto il via libera definitivo del Parlamento, include l'emendamento contestato a firma di Martina Nardi (PD), presidente della Commissione Industria della Camera, ora non può però essere modificato e quindi bisognerà attendere un provvedimento ad hoc: secondo Confindustria, qualora non si provvedesse a farlo, ci sarebbero immediate ripercussioni per le aziende di trasporto, con un'impennata ulteriore dei prezzi già altissimi per accedere, ad esempio, ai porti, oltre alle restrizioni al passaggio di mezzi speciali, per l’inefficienza e la fragilità della rete infrastrutturale. 

Le modifiche introdotte, ha spiegato Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria nazionale, «riducono le attuali configurazioni dei carichi per assi e per limiti di massa che rappresentano, ormai da qualche decennio, uno standard operativo e produttivo e, genereranno aggravi di costi, perdite occupazionali e, in alcuni casi, arriveranno a determinare crisi d’impresa. Nelle modifiche alla norma non vediamo alcun beneficio né dal punto di vista ambientale, poiché anzi si moltiplicheranno le operazioni di trasporto, con conseguente congestione del traffico, né dal punto di vista della sicurezza, poiché ogni carico eccezionale è soggetto, già oggi, a specifiche autorizzazioni. Confindustria esprime fortissima preoccupazione per interventi che avranno impatti negativi rilevanti sui settori manifatturieri direttamente interessati, come acciaio, grandi travi in calcestruzzo, blocchi di pietra, senza tutelare in alcun modo sicurezza ed ambiente».
 

Argomenti

Pubblicità