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Le regioni di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto sono interessate come ogni inverno alle misure per il “miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano” coinvolgendo l’uso dei veicoli endotermici. Vediamo quali e come operano le limitazioni alla circolazione, anche in prospettiva futura. È formalmente da ieri, domenica 1 ottobre 2017 che vige il Piano esteso a una grande superficie e moltissimi residenti nelle regioni coinvolte. Per il futuro le norme saranno gradualmente più stringenti: dal 1^ ottobre 2018 infatti, la limitazione tipica fino al 31 marzo (lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30 con orari non identici su tutto il territorio) sarà per autovetture e veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 diesel fino all’Euro 3. Limitazione poi estesa agli Euro 4 entro il 1^ ottobre 2020 e agli Euro 5 entro il 1^ ottobre 2025. Le misure riguarderanno i Comuni con più di 30.000 abitanti, nelle aree di superamento dei valori di PM10 o del biossido di azoto, NO2.
Parlando del presente intanto, la regione Lombardia per esempio impone la possibile misura di blocco totale del traffico non più dopo 7 ma dopo 4 giorni consecutivi di superamento soglia per le polveri sottili (50 microgrammi per centimetro cubo di PM10) in questi casi possono essere limitate anche le vetture fino a Euro4 diesel. Per i veicoli Euro3 quindi ancora una stagione di relativa allerta senza limitazione certa, in settimana, le misure infatti bloccano attualmente Euro 0 benzina, Euro 0, 1 e 2 diesel dalle 7.30 alle 19.30.