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Sono apparse in rete le prime immagini delle nuove ed attesissime BMW M3 e M4, versioni ad alte prestazioni di Serie 3 e Serie 4 Coupé che verranno presentate ufficialmente in occasione del prossimo Salone di Detroit, in programma dal 13 al 26 gennaio.
Basta uno sguardo per riconoscere le nuove M3 ed M4, grazie ad un'estetica curata in ogni dettaglio per sottolineare l'anima sportiva che le contraddistingue. Il frontale è stato ridisegnato e mette in mostra ampie prese d'aria, doppio rene con griglia nera e power dome sul cofano, mentre al posteriore spiccano l'estrattore e gli immancabili quattro terminali di scarico cromati.
Il tetto è realizzato in fibra di carbonio, mentre le appendici aerodinamiche sono state riviste in funzione delle elevate prestazioni.
Caratteristiche e prestazioni
Al momento il costruttore non ha rilasciato informazioni ufficiali in merito a motori e prestazioni, ma sappiamo che sotto al cofano della cinque porte e della tre porte coupé non pulserà più il V8 da 4.0 litri della precedente generazione (F30), bensì un nuovissimo sei cilindri in linea da 3.0 litri, perfettamente in linea con la migliore tradizione motoristica della Casa di Monaco, dotato di tecnologia di sovralimentazione TwinPowerTurbo e capace di sviluppare 431 CV e 550 Nm di coppia massima disponibile tra 1.500 e 5.390 giri/min.
Il valore di potenza rimane quindi paragonabile alla precedente M3, che disponeva di 420 CV, ma le nuove M3 ed M4 promettono migliori doti dinamiche grazie ad un peso inferiore, che non oltrepassa la soglia psicologica dei 1.500 kg. In particolare la M4 Coupé con cambio manuale ferma l'ago della bilancia a 1.497 kg a vuoto secondo la norma DIN.
L'unità a sei cilindri, già omologato Euro 6, è in grado di raggiungere un regime massimo di rotazione 7.500 giri e, grazie al ricorso ai dispositivi Valvetronic ed al doppio Vanos per il controllo di fase, si promette di ridurre i tempi di risposta del comando dell'acceleratore.
Forte di un basamento monoblocco di tipo “closed-deck”, il motore di M3 ed M4 2014 vanta una coppa dell'olio in magnesio dotata di pompe di recupero e un albero motore ottenuto tramite processo di forgiatura.
Il migliore dato in termini di accelerazione, pari a 4,1 secondi da 0 a 100 km/h, lo regala la versione con cambio M DKG e Launch Control, mentre la velocità massima viene autolimitata elettronicamente a 250 km/h (si può portare a 280 km/h con l'M Driver's Package opzionale). Secondo la Casa le nuove M3 ed M4 riescono a garantire un consumo medio pari a 8,3 l/100 km, un risultato inferiore del 25% rispetto alla precedente generazione equipaggiata con il V8.
Manuale a sei marce. Opzionale il doppia frizione a sette
Il dispositivo di scarico sfrutta invece delle valvole volte ad ottimizzarne l'efficienza, mentre la trasmissione manuale – che sorride alla bilancia con 12 kg in meno rispetto al modello precedente – presenta una rapportatura a sei velocità ed è coadiuvata nel funzionamento da un dispositivo elettronico capace di gestire l'acceleratore in fase di scalata ed in grado di effettuare in modo automatico la “doppietta”.
Fibra di carbonio – e conseguente contenimento delle masse del 40% – per l'albero di trasmissione, peraltro affiancato da un differenziale attivo M collocato sull'asse posteriore in grado di interfacciarsi con il DSC e di regalare il massimo delle prestazioni selezionado la M Dynamic Mode, mentre in via opzionale è possibile acquistare anche la trasmissione a doppia frizione con sette rapporti M DKG, dotata di Launch Control e Smokey Burnout, che permette di far slittare di proposito le ruote posteriori.
Molto curata anche l'efficienza aerodinamica di M3 ed M4 2014, grazie ad una serie di superfici e di soluzioni aerodinamiche come Air Countainer ed Air Breather collocati nei pressi delle ruote anteriori, mentre la M4 vanta inoltre anche un profilo aerodinamico collocato all'interno del portellone posteriore.
Riprogettata in tutti i particolari
Nuovi cerchi in lega forgiati ed uno sterzo elettromeccanico Servotronic tra le chicche delle BMW M3 ed M4 2014, mentre per chi lo desidererà sarà possibile acquistare in via opzionale, al posto dei dischi in acciaio, l'impianto frenante carboceramico.
La fibra di carbonio fa inoltre capolino anche sulle sospensioni, in particolare sulla culla inferiore, che presentano inoltre molti particolari in lega di alluminio, mentre la sospensione posteriore sfrutta un sistema multilink che, grazie ad una serie di componenti in alluminio forgiato, permette di “limare” 3 kg alle masse non sospese. Opzionali invece le sospensioni elettroniche adattive dotate di tre tipologie di setting.
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