Nuovi ADAS e guida autonoma richiedono nuovi controlli: EuroNCAP rivoluziona le pagelle delle auto [Mercedes batte Tesla]

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Non basteranno più i vecchi test e il voto finale non si compone più di sole stelle. EuroNCAP evolve protocolli metodi e giudizi per la valutazione della sicurezza su nuove auto, connesse e (quasi) autonome. Mercedes GLE, BMW Serie 3 e Audi Q8 sul podio. Tesla svetta solo parzialmente
1 ottobre 2020

Siamo tutti abituati a conoscere il numero di “stelle EuroNCAP” che si è meritata una nuova auto presente a listino, ma sotto a quel giudizio, ora cambiano metodi e valori. E non cambiano poco, visto che le vetture sono sempre più intelligenti, piene di ADAS e talvolta quasi autonome. ACI e CSI, hanno illustrato oggi i nuovi complessi protocolli europei di valutazione delle vetture con tecnologia di guida assistita. Interessanti anche i primi risultati dei nuovi test, condotti su 10 nuove auto con ausili di livello 2, concentrandosi sulle cosiddette “Highway Assist”.

La campagna di prove 2018 era focalizzata sui sistemi di Cruise Control Adattativo, combinati al controllo della corsia (Lane Centering). A due anni di distanza, anche i rating EuroNCAP si adeguano, con nuovi protocolli di prova e di classificazione. I test 2020 hanno analizzato in particolare l’equilibrio fra l’assistenza fornita, l’impegno del conducente e il supporto alla sicurezza. Una combinazione complessa, che richiede prove precise secondo scale valori sino a poco tempo fa inesistenti.

La classifica, per ora senza stelle ma con giudizio qualitativo, vede al top Mercedes GLE, BMW Serie 3 e Audi Q8. Queste tre vetture sono classificate come Very Good. Tesla, fortissima nella assistenza fornita, perde posizioni per questione di “driver engagement”. Una scelta del costruttore più famoso per la guida autonoma, quella di non privilegiare quanto invece EuroNCAP ritiene utile per dare giuduzio complessivo.

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In ogni caso, la crescita è decisa rispetto al 2018, con miglioramenti notevoli nella guida assistita, ma restano, a detta dell’ente, criticità di integrazione, in particolare per quanto riguarda il dialogo veicolo-conducente ed i sistemi di monitoraggio dello stesso. Nessuna auto ha un sistema diretto di monitoraggio del conducente, che è invece la nuova frontiera possibile per fare un salto nella sicurezza.

 

Tanti supporti ma nessuna guida autonoma

Questa attività di verifica dei sistemi di guida automatizzata, si inserisce in un contesto internazionale non ancora definito in termini di omologazione e verifica della sicurezza dei sistemi di guida assistita, come ricorda Sticchi Damiani di ACI. Il conducente è ancora indispensabile, deve essere sempre vigile e pronto ad intervenire, questo il messaggio forte che arriva dall'evento tenuto oggi in ACI.

I sistemi di monitoraggio diretto del conducente, oggi assenti, saranno cruciali per avere una effettiva guida autonoma, tutte le tecnologie odierne vanno considerate come di supporto. L’aumento del livello di assistenza non deve generare un falso senso di autonomia della vettura. I sistemi futuri dovranno essere dotati di monitoraggio del conducente in grado di “percepire” il livello di attenzione. In caso non ci sia risposta da parte del conducente, il sistema dovrà essere in grado di reagire per garantire la sicurezza.

Risultati test

Per ogni area di valutazione sono stati eseguiti test specifici. Per la valutazione dell’assistenza si sono verificate le prestazioni dei sistemi di controllo longitudinale e laterale. Per i primi in extraurbano (veicoli in movimento lento, veicoli in frenata, veicoli fermi, cambi di corsia improvvisi) e il mantenimento della velocità, per i secondi il controllo in cambi direzione (S-bend).

Per l’impegno del conducente si è valutata l’interazione tra il guidatore e la vettura, con la potenzialità che l’assistenza venga fraintesa a causa di comunicazioni fuorvianti.

Per il supporto di sicurezza si è valutato come i sistemi di emergenza, ad esempio AEB e LKA, interagiscono coi sistemi di assistenza in quelle situazioni nelle quali i sistemi di assistenza non sono sufficienti.

Delle 10 vetture analizzate (Mercedes Benz GLE, BMW 3-series, Audi Q8, Ford Kuga, VW Passat, Tesla Model 3, Nissan Juke, Volvo V60, Renault Clio, Peugeot 2008) e su una classificazione a 4 livelli (very good, good, moderate e entry) tre vetture hanno ottenuto "very good" - il punteggio migliore - una “good”, quattro “moderate” e due “entry”.

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